CORRISPONDENZA FAMILIARE di Silvio Longobardi L’amore vero vince la fatica del vivere. Una parola per gli sposi stanchi 17 Agosto 2020 “Ogni volta che, con semplicità di cuore, mettiamo da parte le nostre ragioni, permettiamo all’amore di risorgere. Ogni volta che siamo disposti a perdere, facciamo vincere la comunione. E così, attraverso le prove piccole e grandi della vita, l’amore cresce e diventa come una casa costruita sulla roccia”. Cara Giulia, leggo con gli occhi e ascolto con il cuore quello che scrivi: non sono affatto sorpreso, le tue parole descrivono una realtà piuttosto diffusa nella vita coniugale, specie quando emergono situazioni problematiche che non sono in sé gravi ma appesantiscono la vita domestica e rendono più faticosa la relazione coniugale. Tutto questo richiede agli sposi un maggiore impegno ma non sempre avete la forza di reagire con la necessaria determinazione. Anzi, tante volte, come oggi accade, sperimentate di essere deboli. In questi casi occorre investire più tempo ed energia nella relazione, prendersi cura l’uno dell’altro con quella pazienza che nasce dall’amore, pregare di più per coltivare la fragile pianticella della fiducia. Sono cose che conoscete piuttosto bene, ingredienti che in più occasioni hanno dato il giusto tono al vostro cammino di coppia e vi hanno permesso di affrontare e superare insieme gli ostacoli della vita. Tutto questo appartiene al vostro bagaglio esistenziale ma oggi… sembra scomparso. Come se qualcuno lo avesse rubato. Non riuscite a tenere il passo della vita, non siete capaci di rispondere nel modo più adeguato alle difficoltà, date alle preoccupazioni uno spazio eccessivo. E così le legittime attese diventano pretese, la comunicazione si fa più aspra e qualche volta entra nella zona rossa della conflittualità. Niente paura! Siete umani! Gesù conosce la nostra debolezza eppure ci chiede di “essere perfetti”, anzi invita a misurare il nostro amore con quello di Dio (Matteo 5,48). Un ideale che supera di gran lunga ogni nostra capacità. Perché allora ci chiede di essere perfetti pur sapendo che non lo saremo mai, perché l’imperfezione è la nostra veste naturale? La risposta è semplice: il Signore sa bene che la tentazione più grande è quella di rinunciare, fermarsi a metà strada, fingendo di essere soddisfatti quando, in realtà, siamo solo rassegnati e impauriti. Per questo chiede, anzi comanda di ricominciare. Ogni volta con lo stesso entusiasmo e con maggiore responsabilità. Ogni volta fidandoci sempre più di Lui e sempre meno di noi. Leggi anche: L’amore non è merce di scambio. Quando il matrimonio diventa una palude… Riconoscere di essere deboli non è umiliante ma salutare perché ricorda la nostra identità di creature bisognose di ricevere ogni giorno il pane necessario. Nei Salmi c’è un’immagine suggestiva che tante volte mi ha colpito: “Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato” (Sal 2,7). Sappiamo di essere figli e sappiamo anche che Dio si prende cura di noi ma l’avverbio è sorprendente: Dio ci genera ogni giorno come figli. Se vogliamo vivere in pienezza, dobbiamo tornare nel grembo di Dio e lasciarci nuovamente generare. Non possediamo la vita né siamo in grado di gestirla a nostro piacimento. Non possediamo l’amore, lo dobbiamo ogni giorno chiedere e accogliere da Colui che è Amore. A partire da Dio, diventa più facile affrontare la vita, abbandonando tutte le pretese che inevitabilmente inquinano la relazione. Gesù è l’icona di un Dio che si fa piccolo e povero per amore nostro. Chi contempla questa immagine, impara a camminare nei sentieri dell’amore. Non quello fatto di facili emozioni ma quello che si nutre di fedeltà. Chi ama non tiene il punto, non pesa le sue ragioni, anzi è disposto a sanare con umiltà le divergenze, a volte basta dire: “scusa se non ti ho capito”, “hai ragione, sono stato troppo impulsivo”, “perdonami, la stanchezza mi ha fatto dire parole sbagliate”. L’umiltà con cui ciascuno riconosce i suoi limiti è la premessa indispensabile – ricordate, è la necessaria premessa – per aprire un vero dialogo in cui ciascuno si pone realmente in ascolto dell’altro. L’amore nasce sempre dal dono di sé. Ogni volta che, con semplicità di cuore, mettiamo da parte le nostre ragioni, permettiamo all’amore di risorgere. Ogni volta che siamo disposti a perdere, facciamo vincere la comunione. E così, attraverso le prove piccole e grandi della vita, l’amore cresce e diventa come una casa costruita sulla roccia. In un contesto segnato da non poche fatiche e tanta amarezza, Teresa di Lisieux incoraggia la sorella Celina a non indossare la veste del lutto e della rassegnazione: “non stancarti di cantare, perché Gesù non si stanca mai di suonare…”. In queste poche parole c’è tutta la sua fede. Oggi le consegno a te perché sono certo che risvegliano quelle certezze che fanno già parte della vita e ti daranno il coraggio di rialzarti e riprendere il cammino. Con gioia ed umiltà. Don Silvio Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag amore, dialogo, incomprensione, matrimonio Silvio Longobardi Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”. Visualizza archivio → ANNUNCIO 1 risposta su “L’amore vero vince la fatica del vivere. Una parola per gli sposi stanchi” Tutto verissimo, dobbiamo riuscire a mettere da parte il nostro io e far trionfare di nuovo il noi Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. Per ulteriori informazioni sui cookie utilizzati su questo sito leggi L'INFORMATIVA COOKIE Cookie strettamente necessari I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Abilita o Disabilita i Cookie Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Questo sito Web utilizza i seguenti cookie aggiuntivi: (Elenca i cookie che stai utilizzando sul sito web qui.) Abilita o Disabilita i Cookie Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!