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Famiglia e Covid? Pubblicata una ricerca nazionale…

famiglia

di Marco Giordano

Quale sarà il futuro delle famiglie dopo il Covid? Quale importanza ha la famiglia per il nostro Paese? Sono solo alcune delle domande alla radice del nuovo Rapporto del Forum delle Associazioni Familiari su Famiglia e Covid “Le famiglie e l’emergenza Covid-19”.

La famiglia, spina dorsale del Paese

Il Forum delle Associazioni Familiari e RCS Sfera Mediagroup hanno pubblicato nei giorni scorsi i risultati di una importante ricerca che ha coinvolto oltre 12.500 famiglie di tutt’Italia che mette in evidenza il modo in cui hanno reagito alla pandemia. Emerge un quadro che evidenzia la vitalità e le energie della realtà familiare, capace di affrontare questa ed altre crisi, da valorizzare mediante il riconoscimento dell’insostituibile ruolo sociale che essa svolge a beneficio di tutto il Paese.

Permettere alle famiglie di aiutare il Paese

Il 9 luglio si è svolta la Conferenza Stampa Online di Presentazione della ricerca “Le famiglie e l’emergenza Covid-19. Una fotografia attuale”, realizzata dal Forum delle Associazioni Familiari e da RCS Sfera Mediagroup. Sono intervenuti alla conferenza Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, Chiara Bidoli, Direttore delle testate infanzia del gruppo RCS, la prof.ssa Chiara Giaccardi, direttrice del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, e la scrittrice Francesca Valla.

De Palo, ha dichiarato che, a fronte della disattenzione della politica che ha delle responsabilità reali verso l’abbandono delle famiglie, i dati della ricerca evidenziano la risorsa positiva di cui le famiglie sono portatrici. E ha aggiunto che si chiede alla politica «un cambio di passo sul tema della famiglia e, in particolare, sul tema della natalità». Le famiglie italiane – ha sottolineato De Paolo – chiedono poche cose: la riapertura delle scuole a settembre e un assegno universale che permetta loro di «aiutare il Paese».

Famiglia vs. Covid: due a zero!

In conferenza stampa Chiara Bidoli, nel presentare i dati, ha segnalato che le famiglie hanno reagito bene alla crisi e che, addirittura, «sul rapporto con i figli e l’armonia familiare il lockdown ha permesso dei passi in avanti, tant’è che, ad esempio, «il 48% delle famiglie ha raccontato che la “coabitazione forzata” con figli è stata positiva», mentre solo il 12% ha segnalato un effetto negativo della pandemia sul rapporto con i figli. Analizzando i dati della ricerca emerge che anche il rapporto di coppia ha beneficiato del maggiore tempo insieme vissuto in questi mesi. Il 31% delle famiglie dichiara che il lockdown ha inciso positivamente sul rapporto di coppia e solo il 13% segnala un effetto negativo.  Gli aspetti sui quali maggiormente si sono evidenziati i “frutti positivi” sono la collaborazione domestica (migliorata nel 40% dei casi e peggiorata solo nel 10%) e la comunicazione e il dialogo (migliorati nel 35% dei casi e peggiorati nell’11%).

Forte preoccupazione per lavoro e istruzione

Chiara Bidoli ha sottolineato quanto dalla ricerca emerga che le famiglie si presentano decisamente preoccupate in merito al futuro, con particolare riguardo alle prospettive economico-lavorative. Il 71% delle famiglie ha dichiarato che il problema principale che l’emergenza Covid-19 sta loro arrecando è di tipo economico. Le famiglie chiedono che il Governo attivi subito concrete misure di sostegno al reddito. In particolare il 61% chiede l’attivazione di un Assegno universale mensile per ogni figlio minorenne, il 43% chiede forme di sostegno nel pagamento delle utenze domestiche, il 37% il congelamento delle rate dei mutui.

Forte preoccupazione anche in merito al funzionamento della scuola. Subito dopo il supporto economico, le famiglie chiedono al Governo di adoperarsi per assicurare la riapertura scolastica per tutti a settembre e, nel frattempo, il rafforzamento delle attività estive per i figli.




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