Aborto 80 milioni per combattere il Covid? A chi? Alla Planned Parenthood ovviamente… Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 3 Giugno 2020 Nessun commento su 80 milioni per combattere il Covid? A chi? Alla Planned Parenthood ovviamente… di Chiara Chiessi, Universitari per la Vita Nelle cliniche della Planned Parenthood il più grande ente abortista al mondo, c’è un’assoluta mancanza di igiene e di etica eppure chiedono e ottengono fondi per l’emergenza sanitaria da Covid-19. Come sostenere chi uccide, vende e svende la vita umana senza alcun ritegno. Il 19 maggio, il canale Fox News ha reso noto che 37 filiali di Planned Parenthood, la più importante organizzazione abortista degli USA (responsabile di più di 330.000 aborti ogni anno solo negli Stati Uniti), hanno richiesto e ricevuto 80 milioni di dollari sotto forma di prestito del Paycheck Protection Program (PPP), una misura d’emergenza durante il Covid per aiutare organizzazioni senza scopo di lucro e piccole imprese. Secondo il programma, le imprese devono avere al massimo 500 impiegati e, nel caso di entità affiliate ad una grande organizzazione, si devono contare i dipendenti totali di tutte le affiliate. Questo escluderebbe a priori Planned Parenthood, che, nonostante ciò, in maniera fraudolenta si è appropriata del denaro che non andrà a curare malati o ad aiutare famiglie in difficoltà economiche, ma ad uccidere i bambini. Pochi giorni fa, 27 parlamentari americani hanno inviato una lettera al Dipartimento di Giustizia per indagare sui fondi andati a Planned Parenthood. “Sembra chiaro che Planned Parenthood sapeva di non avere diritto ai prestiti per le piccole imprese da ben prima che le sue filiali certificassero in modo fraudolento di rispettare i requisiti”, hanno scritto nella loro lettera i senatori repubblicani firmatari. “Le richieste di prestito fraudolente possono portare a sanzioni civili e penali”. Il senatore repubblicano Marco Rubio, ha dichiarato: “Organizzazioni come Planned Parenthood, che da sola ha quasi mezzo milione di dollari di attivo, non si inquadrano nel Paycheck Protection Program. Quei fondi devono essere restituiti immediatamente. Oltre a questo, la SBA [sigla in inglese per l’Amministrazione delle Piccole Imprese, organo governativo statunitense] dovrebbe aprire un’indagine per sapere come sono stati concessi questi prestiti, perché hanno violato chiaramente le regole applicabili. Devono essere considerate tutte le vie legali esperibili”. Leggi anche: Il grido delle mamme al CAV della Mangiagalli: “Aiutatemi, vi prego” A fine aprile, più di 90 membri del Congresso statunitense avevano affermato che Planned Parenthood non poteva ricevere prestiti dal programma PPP perché i dipendenti in tutto il Paese erano 16.000 e dunque non venivano rispettati i requisiti. Ricordiamo che questo ente abortista è stato responsabile del terribile commercio degli organi di bambini abortiti, le cui madri, ancora indecise, venivano spinte a firmare dei moduli in cui donavano gli organi dei loro bambini per la “ricerca medica”. L’associazione californiana prolife Center For Medical Progress, aveva pubblicato in rete un video in cui, grazie ad una telecamera nascosta, veniva ripreso un pranzo di lavoro in un ristorante di Los Angeles fra la dottoressa Nucatola, una delle responsabili del commercio di organi, e due attori, che si sono finti imprenditori nel campo delle biotecnologie. Gli attori chiedono alla Nucatola se il fatto di sapere che esiste una specifica richiesta di organi cambi qualcosa nella procedura medica dell’aborto; in pratica se Planned Parenthood faccia “aborti su misura”, con lo scopo di raccogliere determinati organi. Infilando la forchetta nell’insalata, la Nucatola risponde che “fa un’enorme differenza: direi che molte persone vogliono il fegato. E per questo motivo la maggioranza dei medici delle cliniche di Planned Parenthood eseguono questi casi con l’aiuto dell’ecografo, in modo da sapere dove mettono il forcipe“. È importante per il medico “essere consapevole di dove mette le pinze, tu cerchi intenzionalmente di andare sopra o sotto il torace. Siamo stati molto bravi a ricavare cuore, polmoni, fegato, perché lo sappiamo. Quindi non andrò a schiacciare quella parte, in pratica andrò a schiacciare sotto, o andrò a schiacciare sopra e vedrò se riesco a ottenere il tutto intatto“. 80 milioni di dollari sono appena andati ad un ente che ha compiuti atti così gravi che non si possono commentare, responsabile dell’uccisione di migliaia di bambini in tutti gli Stati Uniti, senza contare i danni fisici e psicologici alle madri (come l’ex manager Abby Johnson racconta, nelle cliniche Planned Parenthood c’è un’assoluta mancanza di igiene e di sicurezza perché tutti i fondi vengono utilizzati per implementare il sistema degli aborti). Quello che è più triste da considerare è che un’emergenza sanitaria di questo tipo non ci ha ancora insegnato il valore e la preziosità della vita umana, specialmente la più fragile; milioni di dollari continuano ad andare nelle tasche di Planned Parenthood che ha fatto della morte degli innocenti il suo guadagno. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Chiara Chiessi, Covid, Planned Parenthood ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. 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