L’amicizia tra marito e moglie: il segreto per una bella vita di coppia

coppia

In una coppia di sposi l’amore sensuale e quello affettivo spesso non sono sufficienti? Tanti sono i matrimoni che naufragano e molte volte non ci si chiede nemmeno perché. Cosa manca dunque?

Chi sta per sposarsi spesso intuisce che l’amore sensuale e l’amore affettivo non sono sufficienti per le “promesse” matrimoniali. Chi è sposato vive quotidianamente sulla sua pelle questa “non sufficienza”. È come se all’amore sensuale e affettivo mancasse qualcosa, ma cosa manca?

La vita di ogni giorno si impadronisce del tempo, della relazione affettiva, dei desideri, dei bisogni e così possono trascorrere anni con un certo grigiore di fondo che non riempie il cuore. Eppure ci deve essere qualcosa che acquieta il cuore e gli renda spedito il cammino! L’amore sensuale, cioè l’attenzione amorosa alla bellezza del corpo, e l’amore affettivo, cioè l’attenzione non solo alla corporeità ma alla persona, sono i primi a sbocciare e non costano nessun fatica, non impegnano la volontà. Hanno un fascino straordinario che a volte fa girare la testa per l’ebbrezza.

I giovani innamorati ne sanno qualcosa, ma spesso tutto finisce lì e se la relazione si inceppa non si capisce il perché. Nemmeno il sesso riesce a risollevare una storia, anzi a volte peggiora la situazione. “C’eravamo tanto amati” recita un ritornello. Le banali (purtroppo) fiction nostrane televisive fanno ruotare tutto il canovaccio su questi “amorini” un po’ adolescenziali nella speranza di agganciare un pubblico che non vada troppo per il sottile e si accontenti di “storie” passionali che hanno la pretesa di essere molto importanti.

Invece ciò che fa camminare la relazione d’amore, cioè l’amore “vero”, ha bisogno della volontà.

Sembra strano parlare oggi di sforzo di volontà, perché quasi tutto è centrato sulle emozioni e sul sentimento che non hanno bisogno di volontà e nemmeno di sforzo. Se l’amore affettivo non si integra con l’amore di benevolenza non ha futuro. Volere il bene dell’altro sapendo che posso farlo anche solo lavando i piatti per risparmiargli una fatica vuol dire “amare”. Amore è concretezza.

Qualche tempo fa ho letto un’intervista ad una famosa top model israeliana, Bar Refaeli. Ha avuto una vita sentimentale, come oggi si usa dire, emancipata con un divorzio nel 2005, poi un fidanzamento con Leonardo DiCaprio fino al 2011 e poi un nuovo matrimonio nel 2015 dal quale sono nati tre figli. La modella israeliana ha detto: “Ho sposato il mio miglior amico”.

Un amore che matura e si arricchisce di benevolenza ogni giorno fa fiorire anche l’amicizia fra marito e moglie che porta bei frutti. Aumenta la confidenza, il rispetto, il pudore, la fiducia, i sorrisi. Ad un amico o ad una amica si “vuole bene” e non si vuole che stia male o sia triste per causa mia. Per un amico si può arrivare a dare la vita. Gesù così ha detto e fatto. L’amicizia nel matrimonio è un indice di resistenza alla fatica dell’amore e reagisce alle pretese egocentrate. Infatti i matrimoni che si rovinano spesso registrano una mancanza di amicizia che produce vuoto e tristezza.




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Gabriele Soliani

Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito.

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