Benigni

Il Cantico dei Cantici è un testo sacro e, pertanto, non è modificabile…

preghiera

di Elisabetta Cafaro

Come cristiani abbiamo il dovere di rispettare tutti, ma anche il diritto di essere rispettati a partire dalla Sacra Scrittura. Nessuno può modificare uno dei libri della Bibbia, nemmeno Benigni.

Nei pochi attimi di tranquillità che la scuola mi offre mi soffermo spesso a ripensare ad una storia letta in classe ed estratta dal libro di don Bruno Ferrero dal titolo “L’orario dei treni”. Racconta di un uomo che sapeva tutto dei treni, perché l’unica cosa che gli dava gioia erano le ferrovie. Passava tutto il suo tempo alla stazione, a guardare come i treni arrivavano e come ripartivano. Osservava con meraviglia i vagoni, la forza delle locomotive, la grandezza delle ruote, i controllori che saltavano in carrozza e il capostazione. Sapeva in che giorno viaggiavano i treni, se avevano il vagone ristorante, il vagone postale, i costi dei biglietti e le coincidenze. Lui però, non salì mai su un treno. 

Molte persone (tra cui alcuni studiosi insigni) conoscono tutto della Bibbia, o almeno credono, ma non trasformano nulla in vita personale, non ne fanno esperienza. L’uomo del nostro tempo è molto bravo a spettacolarizzare emozioni e sentimenti partecipando a programmi televisivi di successo o perlomeno molto seguiti. “Appaio dunque sono!” sembra essere questo il motto dominante. Attenzione però a non fermarsi all’esteriorità. Cercare di conformarsi a modelli imposti soffoca la persona e genera ipocrisia e falsità. 

Quasi tutti hanno visto il noto attore-comico Roberto Benigni esordire a Sanremo con la “sua” interpretazione del Cantico dei Cantici. Confesso, inizialmente ho pensato che, fosse una buona idea, far conoscere uno dei racconti più belli che la Bibbia possa offrire sulla relazione, anche carnale, tra un uomo e una donna. Peccato però, che forse per non “dispiacere” nessuno, traslando il vero significato, Benigni ha parlato di amori tra uomo e uomo, donna e donna, finendo col tradire la fondamentale dualità uomo-donna presente nel testo biblico.

Caro Benigni, non puoi fare della Bibbia una tua “libera interpretazione” conoscere “tutto dei treni” non serve a niente se non “viaggi e fai esperienza”. Il Cantico dei Cantici è la storia di un di un uomo e una donna inoltre è un testo sacro e pertanto non è manipolabile o modificabile da nessuno. Nell’ultima pagina dell’Apocalisse di Giovanni, comunemente conosciuta come Rivelazione o Libro della Rivelazione, la Bibbia si conclude con queste parole: “Io dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell’albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro. Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù! La grazia del Signore Gesù sia con tutti”.

Come cristiani, nel rispetto di tutti, siamo chiamati, almeno per quanto è possibile, a riflettere e cercare di recuperare il significato e la portata di quell’alleanza originaria tra uomo e donna, espressa nella Sacra Scrittura. Abbiamo il dovere di accogliere e rispettare tutti ma questo non vuol dire dare un altro significato alle parole della Bibbia.




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