Vita “Non li volevo i gemelli, volevo solo far felice mia madre” ma poi… Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 28 Gennaio 2020 Nessun commento su “Non li volevo i gemelli, volevo solo far felice mia madre” ma poi… di Paola Bonzi In occasione della Giornata per la Vita, dal Cav della Mangiagalli di Milano la storia di uno dei colloqui di Paola Bonzi, scomparsa nell’agosto scorso e testimone del vangelo della vita. “I miei bambini sono nati e stanno bene: Eleonora e Matteo. Sono bellissimi e noi non sappiamo misurare la nostra gioia. Grazie Paola”. A casa è ora di cena. Poiché il telefono suona sempre, la raccomandazione dei miei familiari è: «Staccalo, per piacere. Vediamo almeno di riuscire a mangiare in pace». Naturalmente disobbedisco e vengo subito scoperta: il trillo del telefono sembra più imperativo del solito e, con uno “scusate”, mi alzo frettolosamente per andare a prendere la comunicazione. La voce che risponde al mio “pronto” è di donna: «Buonasera, sicuramente disturbo, ma ho sentito un irrefrenabile bisogno di chiamarla. Chissà se si ricorda di me. Sono Manuela». Vorticosamente nomi, situazioni, ricordi, emozioni, girano a mulinello nella mia testa. Attimi di panico. Devo assolutamente ricordare. Potrebbe restarci troppo male se non dovessi riconoscerla. Finalmente si accende la lampadina. Non oso crederci. «Manuela di qualche anno fa?». «Sette anni e mezzo fa, per la precisione. Sono stata da lei con mio marito, quella volta, e abbiamo avuto un lungo colloquio. Ero incinta e aspettavo due gemelli». Tensione, tensione, tensione. Quel colloquio è stampato nella mia mente come qualcosa di indelebile. Si trattava di una gravidanza alla ventesima settimana. Manuela e Riccardo, due professionisti, sposati da dieci anni. Manuela non sentiva il bisogno di un figlio. Suo marito, invece, nutriva un grande desiderio di paternità che a tratti emergeva. Anche la madre di Manuela voleva diventare nonna e lo chiedeva insistentemente. Manuela, figlia unica, a un certo punto della vita, si era sentita in dovere di esaudire la sua accorata richiesta. Finalmente si decide per questa nascita che, naturalmente, ora, deve accadere subito. La futura madre si sottopone addirittura a una stimolazione ormonale. Si studia il tempo di ovulazione ed ecco la gravidanza. Leggi anche: L’aborto, la più terribile negazione dell’altro. Come vincere l’indifferenza? Felicità. Le settimane trascorrono ed è già ora dell’ecografia. Guardano e riguardano. Sì, sono proprio due gemelli. Ancora un po’ di tempo. La mamma di Manuela muore improvvisamente. Dolore. Quasi disperazione e, poi, il rifiuto. «Non voglio questi bambini. Ho cercato la gravidanza solo per assecondare il desiderio di mia madre e, ora, lei non c’è più. Non voglio farli nascere questi figli». Riccardo interviene: «Le ho tentate tutte! Cerco di farle piacere in ogni modo. Ho chiesto un periodo di aspettativa al lavoro. Mi occupo della casa, faccio arrivare i pasti dal ristorante vicino, apro il mio cuore senza ritegno per raccontarle il mio sogno di paternità e le mie emozioni legate ai nostri figli. Tutto è inutile!». Sono assolutamente senza respiro e non trovo parole. I due coniugi discutono. Manuela riesce sempre a tacitare Riccardo: «Perché parli ancora? Che cosa ne sai tu del mio dolore? E delle mie fatiche? Sai bene che ho cercato di rendere felice mia madre, con questa gravidanza. Ora non serve più. Lei è morta, mi ha lasciata sola con questa situazione che mi causa grandissimi disagi. La cosa non ha più senso. Ho la mia carriera e una gran voglia di realizzarmi attraverso il mio lavoro». Le parole anche cattive si rincorrono. Non si viene a capo di nulla. Riproviamo per l’ennesima volta a ripercorrere strade già sperimentate. Non riesco a dire altro che: «Manuela, la prego, ci pensi ancora un po’. Per la legge 194 è impossibile abortire alla ventesima settimana». «Ho trovato un medico che, sentito il mio grande disagio, si è dichiarato disposto a farmi abortire». Un grande senso di lutto mi prende alla gola. «Manuela – riesco a dire con il terrore nella voce – questi piccoli potrebbero nascere vivi». «Il medico mi ha garantito che ogni cosa è stata presa in considerazione. Ci penserà lui». Non possiedo più parole né voce. La stanza si riempie di una grande tristezza, tristezza dalla quale ciascuno di noi, per motivi diversi, si sente sommerso. Infine, sentendo di aver perso e di ritrovarmi senza nessuna energia, riesco a dire: «Io sono qui e mi piacerebbe tanto rivederla. Sappia che l’aspetterò». Ho atteso per giorni. Ho sperato in una telefonata, in una richiesta di appuntamento, in un qualunque segnale. Nulla se non l’eco di quella disperazione. Stasera la telefonata: «Quanto tempo! E che sorpresa!». «Eravamo a cena con tanto di torta con doppie candeline rosa e azzurre: sette per ciascuno e ho sentito forte l’impulso di telefonarle per ringraziarla per conto di tutti noi. I miei bambini sono nati e stanno bene: Eleonora e Matteo. Sono bellissimi e noi non sappiamo misurare la nostra gioia. Mi sono alzata di scatto e ho detto loro che dovevo proprio telefonare a un’amica prima che spegnessero le candeline». Inutile dire la mia commozione. «Sono io che devo ringraziarla, Manuela. Non vi ho mai dimenticati e la sua telefonata è il più grande sorriso alla Vita». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Cav Mangiagalli, Paola Bonzi, Parto gemellare, vita ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? La Vigna di Rachele non la pensa così… Ero ateo, sono sacerdote: mia madre pregava che trovassi la felicità “Prof, perché va a Messa, se insegna scienze?”. Io rispondo con la storia di Enrico Medi Quando c’è vera intimità? Quando vi donate davvero l’uno all’altra! Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. Per ulteriori informazioni sui cookie utilizzati su questo sito leggi L'INFORMATIVA COOKIE Cookie strettamente necessari I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Abilita o Disabilita i Cookie Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Questo sito Web utilizza i seguenti cookie aggiuntivi: (Elenca i cookie che stai utilizzando sul sito web qui.) Abilita o Disabilita i Cookie Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!