Eutanasia

“Nove motivi contro l’omicidio di Stato” il titolo del video realizzato dagli Universitari per la Vita

a cura di Universitari per la Vita

Il 24 settembre la Corte Costituzionale depenalizzerà il suicidio assistito se non ci sarà un pronunciamento previo del Parlamento, da qui all’eutanasia il confine è sottile. Lo denunciano con chiarezza gli studenti di Universitari per la Vita in un video importante: “La nostra arma deve essere la formazione: soltanto così si può mettere a nudo l'ideologia pro choice”.

“Nove motivi contro l’omicidio di Stato” è il titolo del video realizzato dagli Universitari per la Vita che sarà possibile visualizzare a questo link https://www.facebook.com/1139566242790458/posts/2417668841646852?sfns=moIl breve video spiega con chiarezza e semplicità nove motivi per cui essere contrari all’omicidio di Stato, cioè l’eutanasia; sarà fondamentale vederlo e diffonderlo sia per formazione personale sia per rispondere alle obiezioni che giungono dal dibattito di questi giorni.

Ricordiamo infatti che il 24 settembre la Corte Costituzionale depenalizzerà il suicidio assistito se non si pronuncerà prima il Parlamento e ben presto dal suicidio assistito, come dimostrano gli esempi degli altri Paesi in cui questo processo è avvenuto da molto tempo, si passerà alla legalizzazione dell’eutanasia.

Il video realizzato è tratto dal libro “L’eutanasia: diritto o delitto?”  (Giappichelli 2012) del professore Mario Palmaro, sui cui testi gli Universitari per la Vita fondano la propria formazione. “Abbiamo scelto di realizzare un video -affermano i giovani dell’associazione- perché è una forma molto comunicativa e può diventare virale in breve tempo, che è quello che speriamo. Vogliamo lanciare un messaggio di vita, di speranza e di verità in un momento in cui non si fa altro che parlare di leggi di morte. Vogliamo far vedere che i giovani italiani sono pro vita e che rigettano questo sistema mortifero di cui è impregnata la nostra società”. 

“A questo video ne seguiranno anche altri, su argomenti differenti tra cui sicuramente aborto e fecondazione artificiale, per formare ed informare le persone. La nostra arma deve essere la formazione: soltanto così si può mettere a nudo l’ideologia pro choice. Vi chiediamo pertanto la massima diffusione possibile: i nostri mezzi sono limitati perché siamo studenti, ma non la nostra determinazione di cambiare la società in cui viviamo”.




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