Educazione

Ragazzi che dissacrano e adulti che applaudono

di Giovanna Abbagnara

Una delle opere d’arte più belle della nostra storia italiana dissacrata da un’ideologia che entra nelle scuole, viene veicolata dalle insegnanti e addirittura è riconosciuta lodevole con un premio di 1.000 euro a testa agli studenti.

È accaduto ad un dipinto di Botticelli, utilizzato ad hoc per un’iniziativa Informi-amici, promossa dalla Società medica italiana per la contraccezione (Smic) e dall’associazione LaScelta e che da tre anni coinvolge gli studenti di quarta di diversi licei artistici. Nell’opera modificata appare l’arcangelo Gabriele che porge a Maria una confezione di Ellaone, la pillola dei cinque giorni dopo, contraccettiva e abortiva in alcuni casi (quando cioè impedisce all’embrione di annidarsi). L’immagine deturpata è accompagnata da una frase, posta sulla bocca dell’arcangelo: “Usala, fa miracoli”. Fine dell’iniziativa è “l’educazione all’affettività e al rispetto dell’altro (prevenzione del cyberbullismo), alla prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale e alla contraccezione” come si legge nella nota diffusa dagli organizzatori.

E vorrei partire proprio dal fine di questa azione che ancora una volta dietro il paravento di un’educazione all’affettività e alla sessualità nasconde un grande vuoto educativo. Non è necessario molto acume per rendersi conto che le uniche idee che si veicolano sono: il sesso libero e sganciato da ogni responsabilità, la possibilità di ricorrere all’aborto fai da te, la mancanza assoluta di rispetto nei confronti dell’arte sacra e di quello che essa rappresenta per il credo di un popolo. A tutto questo, se si aggiunge il fatto che i ragazzi sono stati coordinati da un’insegnante, cioè un’adulta, un’educatrice, una persona che dovrebbe insegnare l’amore per l’arte e il rispetto per ogni persona, possiamo solo lontanamente immaginare gli effetti devastanti sui nostri figli. Qui non c’è più solo un vuoto educativo, c’è l’alternativa, c’è il riempire il cuore e la mente dei giovani di idee di libertà, di felicità totalmente sbagliate e purtroppo mortifere.

Dovremmo tutti osservare un minuto di silenzio davanti a questo scempio che si consuma davanti ai nostri occhi e che ci vede passivi come genitori o addirittura complici di una cultura che sta allevando i nostri figli a diventare degli adulti irresponsabili e dissacratori dell’arte. Una cultura che li spinge a vivere il sesso come e quando vogliono ma che li rende schiavi di adulti che hanno capito bene che la battaglia si può vincere solo investendo sulle nuove generazioni, a partire dalla scuola.  Altri educatori fanno esattamente e con grande intelligenza quello a cui noi genitori abbiamo rinunciato da tempo, delegando ad altri, come a questa professoressa il compito di entrare nella vita dei nostri figli e formarli, modellando le loro coscienze, convincendoli che la vita va vissuta calpestando la dignità altrui, che ciò che conta è stare bene con se stessi e fare tutto quello che si vuole. Svegliatevi!! Non è vero che il fine di queste iniziative è impedire la trasmissione dell’Aids che tanto vi spaventa, cari genitori. Il fine di queste azioni è solo ed esclusivamente commerciale da un lato (vendita dei preservativi, delle pillole abortive, etc…) e culturale (far passare la cultura gender come concetto naturale e l’aborto come un diritto prescindere da quello che la 194 prevede).

Magari siamo anche orgogliosi che i nostri figli abbiano ricevuto un premio di 1000 euro a testa per questo vilipendio e per la lezione che ne deriva per la loro vita. Io da madre sarei invece molto preoccupata. Un tempo la scuola aiutava a diventare adulti, ora è impegnata ad allevare giovani che non hanno più rispetto per niente e nessuno e purtroppo nemmeno per se stessi.       

 




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