Scuola

“Cara mamma, anche se non ci sei più, sono certa che un giorno potrò incontrarti di nuovo”

sunset

di Elisabetta Cafaro

Nel contesto della Settimana Santa, a poche ore dall’inizio del Triduo pasquale, vi propongo la lettera di Alessia, una mia alunna che scrive alla madre scomparsa prematuramente.

Tante volte i giovani mi pongono domande di senso sulla morte e su cosa ci sia dopo. Ho la certezza di dover offrire loro una risposta altrettanto sensata ma spesso mi accorgo che le parole, per quanto significative possano essere, non possono competere con l’esperienza di vita.

È per questo che, nella settimana in cui siamo chiamati a contemplare la croce come via di salvezza, vi propongo la lettera di Alessia. Ha solo 15 anni e ha già dovuto confrontarsi con il dolore della scomparsa della sua mamma. Nelle sue parole avverto la speranza di non averla perduta per sempre. Sento forte la certezza della Resurrezione. Mi soffermo con il sospiro sospeso di fronte al modo innocente con cui proprio i giovani, spesso bistrattati, ci insegnano a credere, a fidarci e affidarci.

Leggi anche: Resurrezione o reincarnazione: cosa rispondere ai ragazzi?

“Cara mamma, i tuoi occhi azzurri, la tua voce, il tuo viso, il tuo sorriso splendido, sono impressi nella mia mente e ci resteranno per sempre. Sì, ci resteranno per sempre perché tu eri, sei e resterai la mia mamma. Mentre scrivo non posso fare a meno di pensare che è stato così poco il tempo in cui siamo state insieme. Ma sono certa che se io scrivo di te tutti i giorni è perché tu sei accanto a me. Tu sei il mio angelo.

È proprio vero mamma, la morte non può cancellare ciò che il cuore ricorda. È davvero bellissimo e non è spiegabile con le parole, ma io so che tu sei ancora qui con me! Mi hai insegnato cos’è la sofferenza, ma soprattutto come affrontarla, come trovare la forza per andare avanti. La stessa forza che non riesco a vedere negli occhi tristi di mio padre, che ha perso la persona amata.

Una mia carissima amica quando le parlo di te, mamma, mi dice che tu sei nell’aria che respiro! E sei tu ad accarezzarmi quando c’è il vento. In realtà, mamma, tu sei qui accanto a me perché io ti sento. Ti sento forte! Sono certa che un giorno potrò incontrarti. Che io, tu e papà ci ritroveremo di nuovo tutti insieme in un mondo migliore di questo.

Mamma, grazie per tutto quello che mi hai insegnato, le lacrime, i sorrisi, le nostre chiacchierate infinite e anche per le litigate. Scusa per le mie paure infantili e per tutte le volte che non sono stata la figlia che volevi. Ti voglio bene”.

Alessia

 




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.