Maschile e femminile Maschi e femmine si nasce, il genere è un concetto non biologico Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 6 Febbraio 2019 Nessun commento su Maschi e femmine si nasce, il genere è un concetto non biologico di Gabriele Soliani Sulla questione si è espressa chiaramente l’American College of Pediatricians. La sessualità umana è binaria. Nessuno nasce con un genere, tutti sono nati con un sesso biologico. Ha suscitato polemiche e discussioni (utili) la trasmissione di Rai 3 “Alla lavagna” con la presenza di Vladimiro Guadagno in arte Luxuria. I ragazzini e le ragazzine prepuberi hanno fatto domande come la loro naturale curiosità richiede. Si sono sentiti rispondere: “Da bambino preferivo giocare con le bambole” oppure “usavo i profumi della mamma”. Cioè in pratica: “Mi sentivo femmina”. Oggigiorno infatti il ritornello “mi sento” o “provo” sembra un diktat emotivo al quale non si deve opporre resistenza. Dunque si tratterebbe della cosiddetta “disforia di genere”. Così la scienza definisce questo “sentire”. Per allontanare ogni dubbio se sia giusto oppure no assecondare la disforia di genere ascoltiamo cosa ha detto poco più di un anno fa l’American College of Pediatricians. Il succo della decisione dell’American College of Pediatricians è che l’ideologia di genere danneggia i bambini. E invita “professionisti, educatori e legislatori sanitari a respingere tutte le politiche che condizionano i bambini ad accettare come normale una vita di impersonificazione chimica e chirurgica dell’altro sesso. I fatti – non l’ideologia – determinano la realtà”. Bella, semplice e chiara definizione. La sessualità umana – dicono i medici dell’American College of Pediatricians – è un tratto binario biologico oggettivo: XY e XX sono marcatori genetici di maschio e femmina, non marcatori genetici di un disturbo. La norma per il design umano deve essere concepita sia maschile che femminile. La sessualità umana è binaria per design con l’ovvio scopo di riprodurre e prosperare la nostra specie. Questo principio è evidente. I disturbi estremamente rari dello sviluppo sessuale (DSD), inclusi ma non limitati alla femminilizzazione testicolare e iperplasia surrenale congenita, sono tutti deviazioni identificabili dal punto di vista medico della norma binaria sessuale e sono giustamente riconosciuti come disturbi del design umano. Gli individui con DSD (indicati anche come “intersessuali”) non costituiscono un terzo sesso. Leggi anche: I pediatri americani mettono in guardia contro la “disforia di genere” Dunque anche il signor Vladimiro Guadagno, in arte Luxuria, rimane un uomo anche se “si sente” donna. Nessuno nasce con un genere, è sempre l’Associazione dei pediatri U.S.A che parla, tutti sono nati con un sesso biologico. Il genere (consapevolezza e senso di se stessi come maschio o femmina) è un concetto sociologico e psicologico; non biologico oggettivo. Nessuno nasce con la consapevolezza di se stessi come maschio o femmina; questa consapevolezza si sviluppa nel tempo e, come tutti i processi di sviluppo, può essere deragliata dalle percezioni soggettive del bambino, dalle relazioni e dalle esperienze avverse dell’infanzia in avanti. Le persone che si identificano con “sentirsi come il sesso opposto” o “da qualche parte nel mezzo” non comprendono un terzo sesso. Rimangono uomini biologici o donne biologiche. La convinzione di una persona che lui o lei è qualcosa che non sono è, nel migliore dei casi, un segno di pensiero confuso. Quando un ragazzo biologico sano crede di essere una ragazza, o una ragazza biologica sana crede di essere un ragazzo, esiste un problema psicologico oggettivo che si trova nella mente e non nel corpo, e dovrebbe essere trattato come tale. Questi bambini soffrono di disforia di genere. La disforia di genere (GD), precedentemente elencata come GID (Gender Identity Disorder), è un disturbo mentale riconosciuto nell’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dell’American Psychiatric Association (DSM-5). Le teorie di apprendimento psicodinamico e sociale di GD / GID non sono mai state smentite (cioè è chiaro che la disforia di genere ha causa psicologica e sociale). La pubertà non è una malattia e gli ormoni che bloccano la pubertà possono essere pericolosi. Reversibile o no, gli ormoni che bloccano la pubertà inducono uno stato di malattia – l’assenza di pubertà – e inibiscono la crescita e la fertilità in un bambino precedentemente biologicamente sano. E per finire l’Associazione dei Pediatri Americani dice che secondo il DSM-5 ben il 98% dei ragazzi confusi di genere e l’88% delle ragazze confuse dal sesso alla fine accettano il loro sesso biologico dopo aver attraversato naturalmente la pubertà. I bambini in età prepuberale con diagnosi di disforia di genere possono ricevere bloccanti della pubertà a partire da undici anni e, nella successiva adolescenza, richiederanno ormoni cross-sessuali per continuare a impersonare il sesso opposto. Questi bambini non saranno mai in grado di concepire bambini geneticamente imparentati anche attraverso la tecnologia riproduttiva artificiale. Inoltre, gli ormoni del sesso incrociato (testosterone ed estrogeno) sono associati a pericolosi rischi per la salute, inclusi ma non limitati a malattie cardiache, ipertensione, trombosi, ictus, diabete e cancro. Come se non bastasse i tassi di suicidio sono quasi venti volte maggiori tra gli adulti che usano ormoni cross-sex e sottoposti a un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, anche in Svezia, che è tra i paesi che affermano più LGBTQ. Condizionare i bambini a credere che una vita di impersonificazione chimica e chirurgica del sesso opposto sia normale e salutare è un abuso sui minori. Approvare la discordanza di genere come normale attraverso l’istruzione pubblica e le politiche legali confonderà bambini e genitori, portando molti bambini a presentarsi a “cliniche di genere” dove verranno somministrati farmaci che bloccano la pubertà. Questo, a sua volta, garantisce virtualmente che “sceglieranno” una vita di ormoni cross-sex cancerogeni e altrimenti tossici. Senza fare chirurgia. Infatti come da lui ammesso anche Luxuria non ha rinunciato ai suoi genitali maschili. I pediatri americani hanno parlato chiaro. Scopri l’ultimo numero di Punto Famiglia PLUS Il feticcio dell’industria pornografica che sta cambiando l’uomo Dalla repressione sessuale al “che male c’è?”, il cammino di una vera e propria pandemia: la porno-dipendenza Scopri di più Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. 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