Forze dell’ordine Divise infedeli? Nessuno sconto, ma onore ai martiri della legalità Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 6 Novembre 2018 Nessun commento su Divise infedeli? Nessuno sconto, ma onore ai martiri della legalità di Michela Giordano Sull’esempio di Emanuele Basile e Mario D’Aleo, esponenti delle Forze dell’ordine uccisi dai killer della mafia, impariamo a portare rispetto a quanti indossano l’uniforme con onore. Chi non ha vissuto una delusione d’amore? Di quelle toste, che ti fanno sentire a terra, niente più voglia di mangiare e che, solennemente, ti fanno promettere a te stessa “non mi innamorerò mai più”. Poi interviene quel gran dottore del tempo, che cura la ferita e un giorno, all’improvviso, torna a splendere il sole. Capita, qualche volta, di rimanere delusi dalle persone. Amici, parenti, conoscenti. E rappresentanti delle Istituzioni. Basta che uno sbagli e tutti diventano “disonesti, corrotti, infedeli”. Nel calderone finisce l’intera categoria. In queste settimane è un gran discutere dell’Arma dei Carabinieri: commenti sgradevolissimi rivolti non ai singoli soggetti che si sarebbero resi autori di abominevoli gesti (penso al pestaggio in caserma di Stefano Cucchi), ma, indiscriminatamente, a tutti i Carabinieri, dimenticando le migliaia di uomini e donne della Benemerita che, ogni giorno, ci difendono e tutelano, anche a rischio della propria vita. Leggi anche: “Quando rimasero soli Nomi e volti che restano sconosciuti al grande pubblico. Oggi voglio ricordare il sacrificio estremo di Emanuele Basile e Mario D’Aleo. Emanuele Basile, capitano dei Carabinieri, è stato ucciso a Monreale, Palermo, la sera tra il 2 e il 3 maggio 1980. Stava rientrando, a piedi, insieme alla moglie, dalla processione del paese. Portava in braccio la figlia Barbara di 4 anni, quando un killer mafioso gli ha sparato. Oggi donna, quella bambina ancora si colpevolizza per non aver avvisato il suo papà dell’arrivo, alle spalle, di “quell’uomo cattivo”. Leggi anche: Cara prof, dietro le forze dell’ordine il volto delle loro famiglie Tre anni più tardi, il 13 giugno 1983, anche il suo successore alla guida della compagnia carabinieri di Monreale, il capitano Mario D’Aleo, ha trovato la morte in un agguato al piombo di matrice mafiosa. In via Scobar, a Palermo, sotto casa della fidanzata, il giovane ufficiale è stato crivellato di colpi. Con lui sono morti anche due suoi collaboratori, i carabinieri Pietro Morici e Giuseppe Bommarito. Pochi conoscono storie e volti di questi 4 martiri della legalità. Ancora meno persone, per quell’impegno profuso a nostra tutela, hanno ringraziato le famiglie di Emanuele, Mario, Giuseppe e Pietro, segnate per sempre: mogli rimaste vedove, figli diventati orfani e genitori che scoprono che non è stato coniato aggettivo per chi, come loro, sperimenta l’innaturale e inaccettabile condizione di sopravvivere al proprio figlio. Esistono le divise infedeli, poche, pochissime e non chiediamo sconti per esse. Poi esiste chi, nel silenzio, compie ogni giorno il proprio dovere. Qualcuno ci rimette anche la vita, per questo, ma non meno eroe è chi, pur senza morire, è degno dell’uniforme che indossa, nella quotidianità di un servizio non necessariamente cruento, a volte perfino banale. Dovremmo essere grati, ogni giorno, invece di gettare fango, offendere gratuitamente. Dire grazie. Lo facciamo oggi, dopo aver letto queste poche righe? Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Carabinieri ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? 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