Gender

A New York “Gender X” sui certificati di nascita. Amato: “È il riconoscimento legale delle teorie di genere”

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di Ida Giangrande

A New York arriva il “Gender X” sul certificato di nascita per chi non si riconosce né maschio né femmina. Gianfranco Amato: “Il rispetto della persona strumentalizzato per mascherare l’avanzata della Teoria gender a livello legislativo”.

Un po’ di tempo fa si utilizzava al posto della firma quando non si sapeva leggere né scrivere. Era il simbolo della “X”, un segno incolore, insapore e inodore. Con il tempo questa insana abitudine è stata abrogata dato che quel simbolo poteva voler dire tutto o niente allo stesso tempo e certamente non serviva per indentificare qualcuno o qualcosa.

Oggi, dopo secoli di storia stiamo assistendo ad un salto nel passato e la “X” ritorna, questa volta non al posto del nome, ma del sesso.

“Gender X” questa la scritta che d’ora in poi potrà comparire sul certificato di nascita di chi è nato a New York e non si riconosce né nel genere maschile né in quello femminile. La decisione è stata presa a grande maggioranza al City Council e permetterà anche ai genitori di poter scegliere l’incognita per designare i propri figli neonati.

Esultano le comunità transgender e Lgbt che, ovviamente, parlano di una “decisione storica”. Gli adulti che lo desiderano potranno cambiare così il proprio certificato di nascita senza che ci sia bisogno di una certificazione medica. Alcuni stati come la California, l’Oregon e il Montana già permettono di cambiare il genere sul proprio certificato di nascita senza un’autorizzazione medica, ma non prevedono il segno “X” invece di “Maschio” o “Femmina”.

Sulla questione abbiamo raccolto la dichiarazione del dott. Gianfranco Amato, presidente nazionale dei Giuristi per la Vita, il quale ha detto: “Troppo spesso il rispetto della persona viene strumentalmente utilizzato come Cavallo di Troia per mascherare un’avanzata della Teoria gender a livello legislativo”.

“Qualcuno si ostina a dire che non esiste alcuna Teoria di genere, in realtà iniziative come questa a New York, ci dicono l’esatto contrario. Non solo l’ideologia di genere esiste, ma la si vuole legalizzare, dando la possibilità di scegliere il proprio genere sui documenti di identità. Stiamo osservando come una teoria accademica diventa concretezza normativa, e come la percezione soggettiva supera l’evidenza oggettiva dato che in natura, non mi pare che si stato scoperto un cromosoma X. Dal punto di vista biologico, invece, resta sempre valida solo l’opzione duale: xx e xy, maschio e femmina”.

“È preoccupante il riconoscimento legale dello Stato. Era già successo, in Canada dove un bambino sul tesserino sanitario ha una “U” alla voce che identifica il genere sessuale. Una “U” che può significare sia “unassigned” (non assegnato) o “undetermined” (non determinato). Una scelta ideologica, che attraverso il riconoscimento legale della possibilità di scegliere il sesso, di fatto avvalora la Teoria gender”.




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