gender Dire a qualcuno “stai sbagliando” è un’opzione o un dovere etico? Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 23 Maggio 2018 Nessun commento su Dire a qualcuno “stai sbagliando” è un’opzione o un dovere etico? di Gabriele Soliani La mente umana può costruire errori? Decisamente sì ed è un preciso dovere di ciascuno indicarli con chiarezza. Ma come avere le idee chiare su ciò che è giusto o sbagliato? La preghiera e l’amore di Dio sono la risposta. Quando papa Francesco a Napoli, il 22 marzo 2015, disse alla fine di una giornata faticosa “il gender è un errore della mente umana” sdoganò (oggi si dice così) proprio la possibilità, anzi il dovere, di poter dire ad una persona “guarda che stai sbagliando”. Oggi occorre fare attenzione nel dire queste parole perché si rischia di essere insultati (e questo è il meno) o addirittura denunciati. Affermare che la mente umana “faccia errori” come dice papa Francesco dovrebbe essere un concetto chiaro. Ma non sempre è accettato. Sembra che tutto quello che passa per la mente o che la psiche produce, comprese le emozioni attrattive e affettive, sia “oro colato”. Se le ha prodotte il mio cervello, si dice, saranno esatte altrimenti il mio cervello non le avrebbe prodotte! Errore da matita blu direbbe la professoressa, e anche la nonna. Dunque la mente umana può costruire errori? Assolutamente sì. Papa Francesco però ha messo il dito nella piaga del mondo attrattivo, emotivo affettivo, che oggi è particolarmente preda di confusione e ideologie. Ed è il più intimo e segreto della persona, talmente importante che addirittura oggigiorno viene considerato un “diritto”. Come faccia ad essere un “diritto” non si capisce bene perché non c’è bisogno nemmeno di affermarlo. Ma quando si comincia a parlare di diritti affettivi qualcosa sotto ci cova. Infatti il succo del discorso sui diritti affettivi (e sessuali) è: “Io faccio quello che mi pare e piace e seguo quello che la mia mente e psiche produce”. Che poi vuol dire: “Tu non mi puoi dire niente”. Cioè ognuno fa ciò che gli pare. Papa Benedetto lo chiamerebbe “individualismo”, “dittatura del relativismo”. Per stare sul concreto, una madre può dire al figlio di lasciare la sua amante e tornare con la moglie? Un padre può dire alla figlia di lasciar perdere l’amante perché è un uomo sposato con figli? Un amico può dire all’amica di lasciar perdere gli spinelli? Un’amica può dire all’amico di non guardare video porno? Uno psicologo può dire di non soffermarsi su fantasie autodistruttive? Uno psichiatra può dire che le emozioni attrattive sessuali non sono tutte da prendere per buone? Un ginecologo può dire che non è giusto abortire? Secondo papa Francesco certamente possono dirlo, anzi addirittura si dovrebbe dire “stai sbagliando”, “stai commettendo un errore”, “vai fuori strada”. Che poi vuol dire: “Dopo starai male e farai star male”. E ancora più in profondità: “Capisco che sia faticoso per te, ma ascoltami, ti prego!”. È ovvio che per dire a qualcuno che sta commettendo un errore dobbiamo avere le idee chiare noi per primi. In questo ci aiuta l’esperienza, l’umiltà, una guida spirituale, la preghiera e l’amore di Dio. Quando qualcuno che ci vuol bene ha il coraggio di dire “stai sbagliando” ci fa un grande regalo. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag gender, Papa Francesco ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? 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