Madre-figlia

“Mamma, le parole che non ti ho mai detto…”

di Elisabetta Cafaro

Durante l’adolescenza la relazione madre-figlia è spesso conflittuale, fatta di amore e odio, rinnegamento e desiderio di appartenenza. Nella lettera di oggi, la giovane Anna scrive a sua madre attraverso il blog della prof. Nelle sue parole tutta la confusione e il disorientamento di chi cerca la propria strada tra luci e ombre.

Durante l’adolescenza i conflitti con i genitori sono all’ordine del giorno. Noi insegnanti lo vediamo ogni mattina. Li vedi arrivare in classe con i musi lunghi, sbattono lo zaino sul banco per richiamare l’attenzione e quando finalmente gli chiedi che cosa c’è che non va, o ti rispondono con un silenzio ostinato o scoppiano in un pianto torrenziale e inconsolabile. È il meraviglioso universo degli adolescenti. Un mondo a tinte forti dove non esistono colori annacquati né mezze misure. Quando si parla di genitori poi non sono affatto misericordiosi nei giudizi, ma di tanto in tanto, capita di ricevere una lettera come quella che vi propongo oggi. Lei si chiama Anna, una mia alunna. Ha pensato di approfittare del mio blog per scrivere una lettera a sua madre nel giorno del suo compleanno. È una lettera commovente che se da un lato mi permette di accarezzare la delicatezza della relazione madre-figlia, dall’altro mi aiuta a stupirmi dei miei ragazzi sempre così creativi e pieni di sorprese.

 

“Ciao mamma,
che strano scriverti, vorrei dirti tante cose ma mi accorgo che invece tante sono le cose che non riesco a dirti. Lo so, pensavi il contrario visto che parliamo sempre e anche tanto. Spesso ti guardo di nascosto mentre sei davanti allo specchio e aggiusti i tuoi bellissimi capelli biondi sempre così perfetti nella loro piega. I miei invece sono lisci e di un castano anonimo simile a tanti altri. In compenso però ho lo stesso colore dei tuoi occhi, verde smeraldo. Ne sono così fiera!

Quanta complicità a volte si instaura tra di noi, quante emozioni! Sei così giovane mamma che sembri anche una ragazzina. Siamo entrambi molto solari e molte aperte al dialogo. Il nostro somigliarci ci porta continuamente a litigare, questo non è bello anche se poi…tutti i nostri litigi finiscono sempre con un abbraccio.

Sai mamma, non c’è giorno che passi che non ti ami e ti odi contemporaneamente. Non riesco a immaginare la mia vita senza di te eppure sogno di scappare presto via. Che confusione! Sento così forte il desiderio di libertà specialmente quando sono arrabbiata e inizio ad immaginare come sarebbe il mio mondo lontano dal tuo se scappassi di casa. Mi verresti a cercare o mi aspetteresti in salotto? Mamma non so quante volte ti ho detto che a 18 anni andrò via. Tu sembri non arrabbiarti anzi sorridi, mentre mi ripeti che è la frase che tutti hanno ripetuto per tante generazioni.

Questa volta mamma ti scrivo perché voglio che tu sappia che ti voglio bene. È una frase che dicono in tanti, una frase che potrebbe non aver nessun significato ma lo sai come è difficile per me dirtelo. Scusa mamma, se non sono come vorresti, se sono spesso una figlia ribelle e poco giudiziosa che non vuole impegnarsi.

Al tuo cospetto mamma sono goffa, impacciata, combino più casini io di chiunque altro. Ho rovinato la tua maglietta preferita che ho indossato di nascosto. Ho sciupato la tua borsa e rotto il tacco alle tue elegantissime scarpe… ecco, non sono perfetta.

Oggi abbiamo litigato per la milionesima volta, e per la milionesima volta terremo entrambe il broncio per una, forse due settimane. Spero che leggerai questa lettera perché anche se non sono brava con le parole, gli auguri per il tuo compleanno te li voglio fare lo stesso. Auguri mamma! Ti voglio bene!”

Anna




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7 risposte su ““Mamma, le parole che non ti ho mai detto…””

Complimenti Anna per l’amore vivo e sincero che ti unisce alla tua mamma.
Leggendo il tuo racconto, mi rivedo ragazzina esattamente come te , quando a volte “protestavo”per un non nulla. Sapevo di voler un mondo di bene a mia madre e ,che in fondo ,lei aveva sempre ragione.Eppure, per tutto il periodo adolescenziale ,ogni suo no o,ogni suo consiglio ,veniva da me interpretato come un muro ,una chiusura che intendeva limitare il mio modo di vivere la vita .
Piano piano poi ,il rapporto con mia madre è divenuto sempre più bello e armonioso ,fino a pensare di avere avuto la madre migliore del mondo .
Complimenti per la bellissima lettera che hai inviato a tua madre ,sono sicura che l’hai resa…la mamma più felice del mondo .

Buongiorno,leggendo questa lettera mi sono rivista anche io all’età di sedici anni. I rapporti conflittuali soprattutto con i genitori del sesso opposto sono sempre presenti,in particolare quelli tra madre e figlia. Anche io ancora adesso all’età di 26 anni vivo un rapporto litigioso con mia madre sognando la libertà. Poi se mi fermo a riflettere dico: questa libertà un giorno potrebbe diventare la nostalgia di volere ancora mamma…

L’adolescenza è una fase complessa e lunga, durante la quale il giovane deve affrontare cambiamenti d’ogni tipo, dal punto di vista fisico fino a quello psicologico e caratteriale. È il periodo degli amici, dei nuovi gruppi, dei primi amori e dei conflitti con coloro che ci guidano giorno dopo giorno… I nostri genitori. Noi desideriamo al contempo i nostri spazi e condividerli con loro, vogliamo fuggire da tutto, ma non vogliamo farlo davvero. Eppure genitori a figli non possono fare a meno gli uni degli altri, nonostante tutti i problemi ed i litigi. La lettera di questa ragazza lo dimostra appieno, facendoci capire quanto questa fase sia importante per la crescita di entrambe le parti.

Leggendo questa lettera mi sono commossa,mi rendo conto che il rapporto madre e figlia è molto importante.Il bene che una madre ha per una figlia è infinito.

Cara Anna sei stata davvero profonda nelle tue parole ,mi sono rispecchiata tanto in ciò che hai scritto , c’è da dire che il legame che unisce le madri e le figlie è indescrivibile , mi piace tanto ciò che hai scritto sei davvero brava nella scrittura .

Cara Anna,
Abbiamo letto la tua stupenda lettera oggi in classe, durante l’ ora di psicologia.
Abbiamo trovato la tua lettera molto veritiera è quasi commovente, ci siamo tutte pienamente rispecchiate in ciò che hai scritto, nelle parole, negli atteggiamenti che spesso si utilizzano per ribellarsi ai propri genitori…
La professoressa, inoltre, ha collegato la tua lettera al comportamento e ciò ci ha aiutato a capire il perché di questi comportamenti che oggi assumiamo; abbiamo fatto anche una differenza tra i ragazzi di un tempo e quelli di oggi. Ci siamo rese conto che anche se le epoche, i modi e le maniere cambiano; il periodo adolescenziale resta sempre lo stesso il periodo della ribellione, del no ho ragione io, il periodo dove si cerca disperatamente un posto nel mondo è il periodo durante il quale genitori sono i primi nemici.
Ma ciò nonostante ci rendiamo anche conto che un padre o una madre sono le cose più belle che abbiamo, persone che vorremmo protegge a costo della nostra stessa vita, le persone per le quali proveremmo per sempre un amore immenso e che porteremo nel cuore anche quando un dì purtroppo non le avremmo più accanto.
La tua lettera è stupenda, ci ha commosso tutte, l’ abbiamo trovata speciale è spettacolare.
In Italia ci sono tanti modi di dire ed uno che si associa perfettamente alla tua lettera è
“ CHI T’ VÓ BEN’ CHIU’ E NA’ MAMM’ T’ NGAN’ “

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