L’ora di religione

Perché l’ora di religione è ritenuta dai ragazzi inutile e superflua?

di Elisabetta Cafaro

Oggi mi soffermo sulla lettera di Benedetta, 15 anni, che mi pone tante domande e ripenso che questa materia, la religione, spesso bistrattata, in realtà ci permette di comprendere chi è l’uomo.

Nel cuore della Toscana ai piedi degli Appennini sorge Pistoia un tranquillo insediamento medievale fondato dai Romani. In questo splendido borgo l’autunno è ancora caldo e tutto da scoprire, come tutta da scoprire è questa piccola perla nascosta della Toscana.

Ammiro affascinata questa città d’arte e cultura che ha un singolare e tranquillo stile di vita tutto in linea con i ritmi della natura. Il cielo quando è azzurro sembra uno spazio misterioso; uno spazio in continua mutazione tra giorno e notte. Forse proprio questi mutamenti hanno affascinato scrittori, artisti, musicisti e filosofi. Mentre mi dirigo a scuola noto il gioco di colori creato dalle foglie gialle cadute a terra che formano uno splendido tappeto su cui camminare. Che grande meraviglia è la natura! All’improvviso tutto quello che sembra essersi addormentato, esplode con la sua ultima bellezza. Ogni stagione racchiude in sé un mistero che si sussegue da secoli senza fine. La natura non può che stupirci, meravigliarci, interpellarci, esattamente come fanno i nostri giovani.
Mi siedo su una delle panchine e leggo le lettere che mi sono arrivate questa settimana. Mi soffermo subito su quella di Benedetta, una fanciulla di 15 anni che, con la determinazione tipica della sua età, elenca gli argomenti che stanno a cuore ai giovani e che vorrebbero si trattassero nell’ora di religione.

Nel leggere mi rendo sempre più conto di quanto sia impegnativo il ruolo di noi educatori ma soprattutto di come è importante l’ora di religione. È grazie a questa disciplina che siamo sollecitati a considerare degno di attenzione il mondo dell’interiorità e dello spirito. Questa materia, spesso bistrattata, ci aiuta a capire la cultura italiana ed europea, permeata di simboli della fede. Ci permette di comprendere chi è l’uomo, una creatura assetata di assoluto e presenta le domande di senso che legittimamente tutti si pongono per comprendere meglio la realtà in cui si vive.

Cara prof,
nella nostra realtà molti sono i ragazzi che, appoggiati dalle famiglie, decidono di non partecipare alla lezione di religione. Questa materia è considerata inutile e superflua, questo perché non tratta argomenti con cui ci confrontiamo spesso nella vita di tutti i giorni. Proprio a questo proposito penso che durante l’ora di religione dovrebbero essere protagonisti gli argomenti che più ci toccano. In primo luogo dovremmo parlare di come si può inserire il Cristianesimo nella vita di tutti i giorni. Il mondo odierno per esempio è costantemente alla ricerca della bellezza esteriore, diventata ormai una priorità, e pochi riescono a metterla in secondo piano. Mi piacerebbe sapere quindi, come risponde la religione a questo tipo di comportamento. Anche nel mondo del lavoro le persone sono sempre più motivate solo e soltanto dal profitto e dalla ricerca di benefici: com’è vista questa situazione dal cattolicesimo moderno?
Altra cosa a mio parere molto importante di cui parlare è il rapporto di somiglianza che accomuna le religioni monoteiste. Al giorno d’oggi, infatti, sono spesso protagoniste dei telegiornali, notizie di atti terroristici che usano come motivazione la religione. Cosa risponde la religione a riguardo? E quali sono le motivazioni effettive per cui ciò accade? L’Islam ci vede come una realtà eretica e blasfema: e la religione islamica che è sempre più fondamentalista e estremista o è il mondo occidentale cattolico che è sempre più lascivo e superficiale? Sono tanti gli argomenti di vita quotidiana che si intrecciano con i credo religiosi (testamento biologico, accoglienza degli immigrati e integrazione…). Ritengo che l’ora di religione dovrebbe essere dedicata a questo anche con dibattiti e approfondimenti. La ringrazio per l’opportunità di esprimere il mio pensiero e spero che possa essere accolto”.
Benedetta




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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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6 risposte su “Perché l’ora di religione è ritenuta dai ragazzi inutile e superflua?”

L’ora di religione non è inutile e superflua. Si tratta di un momento di espressione personale nei confronti del Cristianesimo. Oltretutto, come fa notare Benedetta, è possibile trasformarla in un’ora di educazione alla vita e al confronto con l’altro e con le altre religioni, senza dubbi o odio. Grazie di cuore a chi ci educa quotidianamente!

Cara Elisabetta, le parole di Benedetta, frutto di riflessione ed esperienza personale,purtroppo non sono condivise dalla maggioranza degli adolescenti e giovani adulti. Da insegnante della materia, temo che il problema però sia a monte e che la percezione di questo insegnamento tra i ragazzi sia solo l’ultimo segmento di un processo culturale molto più complesso. La presunta laicità dello Stato, invocata da tanti adulti contrari a questo insegnamento nelle scuole, quale motivazione eminente, avrebbe la pretesa di estromettere la dimensione religiosa dalla natura costitutiva dell’uomo. In questa prospettiva, tutto lo spazio del sacro viene percepito come fosse separato dalla quotidianità,quasi che si potesse dividere l’essere umano in due: un corpo senza anima. Tuttavia, contrariamente a quanto visioni ideologiche e nella migliore delle ipotesi confuse, cercano di veicolare, la realtà dei ragazzi è molto diversa. Il primo ostacolo che un docente di religione si trova ad affrontare in classe è proprio il precipitato di una diffusa mentalità laicista, secolarizzata, del tutto avulsa dalla dimensione interiore. Superato però il momento di confusione iniziale( cosa che potrebbe richiedere più di qualche momento di riflessione), ci si accorge facilmente che il desiderio di conoscere la religione e le religioni, come ci diceva Benedetta, non è così assente nei ragazzi. Forse è solo sommerso dalle mille informazioni contrastanti, ideologiche, carenti di fondamento che provengono da sovrastrutture che non appartengono a loro. Bisogna solo fermarsi e ascoltarli..Probabilmente avrebbero da dire molto di più di quanto ci si possa aspettare da loro.

Ciao Benedetta ho letto attentamente le tue curiosità,perplessità se posso chiamarle in riguardo la religione. Partendo dal presupposto che la religione è una materia molto importante. Secondo me la religione è una metterla un po come l’itagliano, cioè una disciplina che è come un albero, riesce in qualche modo a incontrare i suoi rami. Così, anche le discipline si collegano l’un l’altra. La religione intesa come ora scolastica non è solo un’ora “religiosa” Dove si discute sempre su Gesù. È un momento molto importante perché si può discutere sulle tematiche attuali e quotidiane. Questa disciplina è capace di scoprire anche il nostro territorio ad esempio dale parti estreme e medie di un paese o continente,allacciandosi agli usi, culture e tradizioni di una determinata località. La religione Va a studiare l’inteso mondo che ci circonda. In merito al tuo commento io ho sempre pensato che comunemente i ragazzi si annoiano in quest’ora ,ma,invece la religione è la materia più importante perché ci permette di capire l’uomo spiritualmente e psicologicamente. Benedetta spero di leggere altri tuo articoli. Ti saluto affettuosamente.

Mi colpisce quando Benedetta, scriv che;le persone sono attratte dal mondo del lavoro, per i profitti per i benefici. E alla fine non pensano più ai problemi della propria famiglia e
della persona stessa. A volte mi chiedo perché perdere tanta salute quando poi dobbiamo pagare per stare bene . Penso che alla fine siamo attratti soltanto da cose materiali che pensiamo che possano darci la vita ma alla fine la perdiamo quindi il minimo è indispensabile per un tuzzo di pane ci renderà meno affaticati e più gioiosi e felici, cara Benedetta così funziona tutto il mondo. Prof sdrammatizzate voi.

Leggendo questa lettera penso che tu abbia pianamente ragione, ogni persona si ferma alla tua apparenza e non va mai oltre, si basa solo e soltanto a come appari e questo non va bene,ogni persona ha la sua storia nessuno ha una vita rose e fiori….riguardo alla religione, personalmente é una materia che ti insegna a stare nel mondo e a capire cosa succede, delle volte la trovo noiosa ma non ho mai messo in dubbio che non sia importante come materia, infatti é l’unica materia che ti insegna a stare nel mondo.

Leggendo questa lettera sono d’accordo con benedetta molte persone nell’ora di religione e ritenuta inutile o un passatempo.
Molti ragazzi sono costretti a frequentare le lezioni di religione e quindi pensano a fare casino invece di capire che non importa di che religione sei, puoi essere cristiano, buddista, islam, ebraico…. Ma l’ora di religione comprende tutte queste religioni e non una in particolare…
Durante l’ora di religione sarebbe bello parlare delle cose che accadono della vita di tutti i giorni oppure guardare dei film su storie realmente successe…..
L’ora di religione serve per riflettere e avere vari punti di vista…..

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