Santi Luigi e Zelia Martin

Oggi 12 luglio, memoria liturgica dei santi Luigi e Zelia Martin, genitori di santa Teresa del Gesù Bambino del Volto Santo

Luigi e Zelia Martin

di Ida Giangrande

Una storia di santità familiare che passa attraverso la quotidiana preghiera alla Vergine Maria.

È il 22 febbraio del 1860. In casa Martin c’è aria di festa. Dall’amore di Luigi e Zelia, è appena sbocciato il primo fiore, la prima gemma del loro firmamento. È Maria, la primogenita. La piccola appena nata, porta un nome glorioso. Un nome che svela il prezioso, intimo e profondo legame di questi sposi alla Vergine Madre del Redentore.

Il nome Maria, sarà dato a tutti i figli e le figlie che Dio donerà al grembo fecondo di questa famiglia, come uno stemma araldico, il vessillo della loro vita, il segno chiaro di un’appartenenza.

Ancora oggi non si può comprendere la spiritualità dei coniugi Martin, senza passare attraverso il loro legame con la Vergine Maria. Per ben 83 volte santa Zelia fa riferimento alla Madonna nella sua corrispondenza. Nostra Signora delle Vittorie, così la venera e così insegna a venerarla alle sue figlie.

Tutta la storia di questa famiglia è segnata dalla presenza costante di Maria. Da madre amorevole, ella indica la via, consola, allevia, sostiene, suggerisce. La Sua presenza è il segno tangibile della protezione del Cielo. È la Vergine che indica a Zelia la professione da intraprendere l’8 dicembre del 1851, quando le sussurra in una intuizione del cuore: “Fa’ fare il Punto di Alençon!”.

Nell’aprile del 1858, solo pochi giorni dopo l’Apparizione della Vergine Maria a Bernadette Soubirous, avviene il primo incontro tra Luigi e Zelia. Come non vedere in queste apparenti fatalità delle vere e proprie Dioincidenze?

La statua della Vergine occuperà sempre una posizione privilegiata in casa Martin. È qui che la famiglia si riunisce per pregare. È qui che Zelia riceve la grazia della pace interiore dopo la morte della figlia Elena ed è di questa stessa statua che Celina scrive: “È ai suoi piedi che mamma ci faceva fare la nostra preghiera e noi la baciavamo così spesso che le dita erano tutte rotte”.

La fede incrollabile nella Santa Vergine si fa più viva nel tempo della malattia di santa Zelia. Un tumore al seno la consuma molto rapidamente. Anche in questo i Martin sono una famiglia moderna; oggi sono molte, infatti, le donne che combattono contro questo male, ma poche forse sono quelle che ricorrono alla preghiera del Rosario come medicina dell’anima.

Pur curandosi come i medici le suggerivano di fare, Zelia non rinuncia al suo pellegrinaggio a Lourdes dove chiede il miracolo della guarigione. Sa bene, infatti, che il meccanismo della vita e della morte è appannaggio esclusivo di Dio e che la medicina può certamente aiutare, ma non determinare l’esistenza. In una lettera datata 24 giugno 1877, Zelia scrive: “Non sono guarita, al contrario il viaggio mi ha aggravato il male. Tuttavia, non ho affatto perduto ogni speranza, credo che guarirò e questa idea mi è venuta mentre davo il mio ultimo addio alla grotta e perciò durante il ritorno sono stata molto lieta. Ho cantato nel tornare quanto nell’andare…”

In casa Martin la preghiera ritma la giornata, definisce il tempo e lo spazio. Dona valore ad ogni istante. Tutto quello che accade nel bene o nel male, viene letto alla luce dell’eternità. Non si tratta solo di un insieme di formule da recitare meccanicamente, ma di un appuntamento che raduna la famiglia e scandisce le giornate.

Questa è la più grande eredità che Luigi e Zelia hanno lascato alle loro figlie e anche a noi che oggi ne facciamo memoria: la preghiera come porta d’entrata di Dio nella vita dell’uomo.

Mettiamoci alla sequela della loro scuola. Impariamo a pregare come facevano loro, chiamando a raccolta la nostra famiglia per quanto difficile possa essere. Recitiamo il Santo Rosario, lasciandoci accompagnare dalla loro amicizia, per imparare a leggere i segni della presenza di Maria nelle nostre vite. È possibile farlo aiutandoci con un nuovo, speciale libricino edito da Editrice Punto Famiglia, Il Rosario in compagnia dei santi Luigi e Zelia. Gli scritti dei Santi ci accompagneranno di mistero in mistero, guidando le intenzioni del cuore. Ci aiuteranno a chiedere cose sante e a confidare nell’Altissimo.

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