Eutanasia

Il Santo Padre segue con “affetto e commozione” la vicenda del piccolo Charlie Gard.

a cura della Redazione

Charlie Gard: la Chiesa cattolica si stringe intorno alla famiglia. Il Papa esprime la propria vicinanza ai suoi genitori” e prega per loro “auspicando che non si trascuri il loro desiderio di accompagnare e curare sino alla fine il proprio bimbo”.

Il Santo Padre segue con “affetto e commozione” la vicenda del piccolo Charlie Gard. Il bambino di 10 mesi ricoverato nell’ospedale Great Ormond Street Hospital di Londra per una grave malattia di deperimento mitocondriale. Francesco: “Esprime la propria vicinanza ai suoi genitori” e prega per loro “auspicando che non si trascuri il loro desiderio di accompagnare e curare sino alla fine il proprio bimbo”. Lo ha riferito ieri sera il direttore della Sala Stampa vaticana, Greg Burke.

Sollecitudine e vicinanza anche da tutto il mondo cattolico. “Le strutture cattoliche, come il Gemelli o il Bambin Gesù, o altre strutture simili, sarebbero ben disposte ad accogliere questo fanciullo per potergli dare vita”, ha dichiarato don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei e membro della Pontificia commissione per le strutture sanitarie. “Mi chiedo – ha aggiunto il sacerdote – perché ci debbano essere dei luoghi nei quali, la vita quando è così fragile, non possa essere altrettanto curata e custodita?”.

Nei giorni scorsi, anche il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti era intervenuto sulla vicenda: “Penso alla vita fragilissima del piccolo Charlie Gard – ha detto – a cui va tutta la nostra attenzione, riflessione e preghiera. Come ha detto papa Francesco «la vita si difende sempre anche quando è ferita dalla malattia». Non esiste una vita non degna di essere vissuta. Altrimenti è la cultura della scarto”.




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