Maternità surrogata

Anche l’Arcilesbica contro la maternità su commissione

di Gabriele Soliani

“La maternità non può essere mercificata, né un figlio può essere donato se non ledendo il diritto preminente delle bambine e dei bambini di mantenere una relazione stabile con la madre”. A dirlo è l'Arcilesbica nazionale in un comunicato stampa ai comitati organizzatori dei Gay Pride.

Il 24 maggio scorso il movimento Arcilesbica nazionale ha diramato un comunicato stampa in cui rimprovera i comitati organizzatori dei Gay Pride. Il rimprovero è partito perché Arcilesbica è contraria all’utero in affitto insieme ai movimenti Se non ora quando Libere e RUA (Resistenza all’utero in affitto), mentre gli organizzatori dei Gay Pride sono favorevoli. Dice Arcilesbica che: “La maternità non può essere mercificata, né un figlio può essere donato, se non ledendo il diritto preminente delle bambine e dei bambini di mantenere, là dove c’è, una relazione stabile con la madre”. Su Facebook è partito velocemente un aspro scontro e Arcilesbica è stata accusata di rappresentare la destra più reazionaria e conservatrice. Chi afferma che la maternità non può essere mercificata è marchiato come reazionario. Siamo arrivati fino a questa assurdità!

 

L’associazione Famiglie Arcobaleno, che riunisce genitori (o aspiranti genitori) di orientamento sessuale gay o lesbico, è invece a favore della maternità surrogata. Prima erano soprattutto nuclei composti da sole donne, ma poi sono arrivati anche quelli composti da soli uomini.

Le donne omosessuali sono divise su questo argomento ma all’interno di Arcilesbica prevale la posizione contraria all’utero in affitto. “Soprattutto non vogliono subire l’egemonia dei gay sul movimento” sostiene Terragni di RUA (Resistenza all’Utero in Affitto). Il problema, sostiene la Terragni, è che: “Noi diamo troppa importanza all’orientamento sessuale e non alla differenza sessuale”. Inoltre, sostiene la Terragni: “I gay più anziani, quelli che hanno vissuto le battaglie passate, sono contrari alla maternità in affitto e – rincara la dose – non si fa altro che discutere di Ogm, ma si fa finta di niente sulla commercializzazione di gameti, embrioni e maternità surrogate. Eppure sono manipolazioni anche quelle”.

 

Insomma una grande confusione e soprattutto una grande ingiustizia sulla pelle dei bambini. E che dire sui test di matematica per la seconda superiore di un progetto europeo che analizzano le differenze del rendimento in matematica di ragazzi e ragazze. Anche loro non sfuggono ai cosiddetti “temi di attualità” che sarebbero omosessualità, aborto e comportamenti sessuali.

 

Infatti dopo la domanda n. 50 si chiede ai ragazzi e ragazze se: “L’omosessualità è una perversione. Se è accettabile che una donna abbia rapporti sex con una persona appena conosciuta. Se alcune gentilezze verso le donne sono umilianti perché le fanno sentire impotenti e relegate in un ruolo stereotipico. E, infine, se approvo che una donna assuma un ruolo aggressivo in un rapporto sex”.

 

Alcune scuole hanno ritirato il test europeo, altre, come quelle di Assisi, si sono limitate ad avvisare i genitori via mail dicendo che nei test ci sono domande di attualità. Sembra una fissazione compulsiva, come se le domande di attualità riguardassero solo il sesso. Questo a quanto pare è un problema degli adulti perché le domande di “senso della vita” che si pongono gli adolescenti sembrano troppo difficili per loro.




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