Marcia per la Vita
Papa Francesco incoraggia il popolo della Vita
a cura della Redazione
Migliaia le persone presenti in piazza sabato scorso per la VII edizione della Marcia nazionale per la Vita. Coppie giovani con passeggini al seguito, anziani, bambini, suore, seminaristi e sacerdoti: tutti uniti per difendere il valore della vita dal suo concepimento fino alla morte naturale.
Anche quest’anno la Marcia nazionale per la Vita, giunta alla sua VII edizione, ha registrato un successo clamoroso. Un corteo variegato, allegro e motivato, composto da giovani coppie, anziani, bambini, suore, seminaristi e sacerdoti ha sfilato per le vie di Roma sotto un unico slogan: “No all’aborto”.
Le premesse non erano delle migliori, dopo l’acquazzone che fino a ora di pranzo aveva innaffiato la Capitale, ma le migliaia di persone arrivate a piazza della Repubblica nel primo pomeriggio, hanno trovano un sole splendente ad accoglierle.
Nessuna bandiera o slogan politico, in piazza solo l’amore per i bambini non ancora nati. Tanti i cartelli della Vigna di Rachele, programma psico-spirituale per aiutare chi ha abortito. Lo striscione dell’Unione cattolica farmacisti italiani faceva riferimento la pillola del giorno dopo: “Obiezione di coscienza, perché mi rifiuto di collaborare a uccidere”, poi delegazioni di movimenti tedeschi, canadesi, spagnoli, francesi con chitarre, tamburi e cornamusa scozzesi.
Nel corteo non sono mancati striscioni che facevano riferimento all’eutanasia e che si appellavano al Presidente Mattarella: “Fermi la legge sul biotestamento prima che diventi eutanasia legalizzata”. Un altro cartello ricordava il dramma di Eluana Englaro.
Il lungo corteo ha marciato giù per via Cavour, via dei Fori Imperiali, fino al palco a piazza Venezia. Il Papa ha inviato un suo messaggio, a firma del cardinale Pietro Parolin, perché: “L’evento possa favorire l’adesione ai valori della vita umana e l’accoglienza di tale incommensurabile dono Divino in tutta la sua affascinante ricchezza”. Tra i manifestanti c’erano anche il cardinale Raymon Leo Burke, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, vescovo Athanasius Schneider.
“La piazza è piena, siamo tantissimi – ha commentato Virginia Coda Nunziante, portavoce della manifestazione – Il popolo della vita vuole essere una presenza positiva che si fa carico di difendere non solo il valore della vita, dono gratuito ed esclusivo di Dio, ma anche tutti coloro che, deboli o indifesi, non possono reagire e vengono scartati dalla nostra società edonista”.
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