Fatima
La santità dei pastorelli di Fatima è un ammonimento per gli adulti
di Giovanna Pauciulo
Cosa capiscono i bambini della fede? Fatima ci dimostra che i fanciulli possiedono un profondo interesse per Dio. Basta poco per accendere la fiamma della fede in loro, ma quale testimonianza offriamo noi genitori? Quali esperienze di grazia facciamo fare ai nostri figli?
Noi adulti spesso consideriamo i bambini troppo piccoli per porsi domande esistenziali. Li crediamo disinteressati a Dio, incapaci di mettersi in ascolto della sua voce e di stabilire con Lui una relazione significativa. Questo modo di pensare è limitante e ha il risultato di allevare adulti insoddisfatti. Persone incapaci di porsi domande di valore, non educate a dare significato alla vita.
L’esperienza dei pastorelli di Fatima, ci insegna che i bambini, invece, possiedono uno spiccato senso religioso e un vivo interesse per la conoscenza di Dio. Il nostro compito, in quanto genitori e in quanto società educante, è rispondere a questa esigenza, aiutandoli a conoscere e frequentare il Signore della vita.
La canonizzazione di Francesco e Giacinta Marto che abbiamo vissuto il 14 maggio, è una conferma della misura di fede di cui sono capaci i bambini. Francesco e Giacinta, nonostante la loro tenera età, hanno fatto esperienza della grazia di Dio e, perciò, hanno raggiunto un alto grado di sapienza.
Da adulti ragionevoli, non avremmo mai scommesso sul progetto di Dio di servirsi di tre fanciulli di 7, 9 e 10 anni per portare la pace nel mondo. Tre fanciulli analfabeti, di umili origini, immersi nei giochi della loro età. Lo avremmo definito un piano di azione destinato a fallire, scommettere su bambini che non avevano credibilità, forse nemmeno agli occhi dei genitori.
La storia ci attesta che, invece, i piani di Dio sono infallibili e producono risultati eccezionali e sorprendenti. L’agire di Dio è sempre oltre l’umana ragionevolezza. A Fatima Dio interviene attraverso la Vergine Madre e fa sì che l’ultima parola non sia morte ma vita. La guerra finisce e il Portogallo è consacrato al Cuore Immacolato di Maria. Tutto questo solo per il sì di tre bambini che con fiducia disarmante si offrono alla Madonna.
Nella prima Apparizione la Vergine Madre chiede ai bambini: “Volete offrivi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà inviarvi, in atto di riparazione per i peccati per i quali è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?”. I fanciulli rispondono prontamente: “Sì, lo vogliamo!”. Noi avremmo fatto lo stesso? È la prima Apparizione. I pastorelli non hanno garanzie e non ne hanno chieste. La loro fiducia è tale che accettano con prontezza di soffrire per amore di Gesù e per il bene dell’umanità.
La santità è un dono che il Signore concede anche ai piccoli, ma spesso il loro desiderio di conoscere e frequentare Dio incontra l’indifferenza e la sfiducia degli adulti. Tante volte pensiamo che i nostri figli sono troppo piccoli per comprendere la fede. I santi Francesco e Giacinta ci mostrano che il cuore innocente e appassionato di un bambino ascolta la voce di Dio meglio di un adulto, senza reticenze né calcoli. La santità è il frutto dell’incontro con Dio, ma questo dipende anche da noi genitori.
La canonizzazione dei pastorelli di Fatima, dunque, è un ammonimento per gli adulti. Un ammonimento per noi genitori. Dobbiamo stare attenti a non fare della fede un’esperienza intellettiva più che affettiva. Dobbiamo essere pronti ad incoraggiare i nostri figli, cogliendo ogni più piccola possibilità per accostarli a Dio, per avvicinarli a Gesù. Cari genitori e amici non esitiamo! Aiutiamo i nostri bambini a conoscere il Signore. Permettiamo loro di fare esperienza di Dio, solo così potremo allevare figli destinati alla santità.
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1 risposta su “La santità dei pastorelli di Fatima è un ammonimento per gli adulti”
MI ha colpito quel che ha detto il Cardinale di Milano Angelo Scola il 13 maggio 2017 in Duomo
I pastorelli di Fatima ci insegnano con Maria a tenere assieme, di fronte alle apparizioni ma anche alla fede vissuta ogni giorno, due cose che noi vediamo di solito contrastanti o quasi… eppure qui e nella fede stanno assieme, anche grazie ai bambini: LA MERAVIGLIA E LA SERIETA’….(non è un gioco la fede ma dà meraviglia..)
Don Vittorio De Paoli ha detto che
Noi non abbiamo il potere di aggiungere GIORNI ALLA NOSTRA VITA… lo dice Gesù nel Vangelo… ma Maria ci ricorda e ci richiama a che se vogliamo possiamo invece con dono di Dio, con Gesù, possiamo aggiungere VITA AI NOSTRI GIORNI,, VITA VERA, DI FEDE E GIOIA PUR NELLA CROCE CHE PERO’ E’ DEL RISORTO… la vita vera è questa e noi possiamo viverla.