False speranze

Papa Francesco: “Se qualcuno si fa pagare per farvi entrare all’Udienza commette un reato”

(Foto: © giulio napolitano - Shutterstock.com)

di Ida Giangrande

Il Papa ai pellegrini: “Se qualcuno ti dice che per andare in udienza dal Papa c’è bisogno di pagare qualcosa, ti sta truffando. Qui si viene senza pagare, perché questa è casa di tutti. E se qualcuno si fa pagare per farvi entrare all’udienza commette un reato”.

Sperare vuol dire riporre fiducia nella vita; la speranza è una fonte inesauribile di energia pulita, di ossigeno puro. Ma attenzione, può capitare nella vita che ci si lasci distrarre dal canto delle sirene, rischiando di riporre la nostra fiducia nelle cose e nelle persone sbagliate. L’energia allora non sarà più pulita e l’ossigeno si trasformerà in anidride carbonica. Questo il monito del Papa nella catechesi dell’Udienza generale di ieri. “La Sacra Scrittura ci mette in guardia contro le false speranze che il mondo ci presenta, smascherando la loro inutilità e mostrandone l’insensatezza. E lo fa in vari modi, ma soprattutto denunciando la falsità degli idoli in cui l’uomo è continuamente tentato di riporre la sua fiducia, facendone l’oggetto della sua speranza […] fede è fidarsi di Dio – chi ha fede, si fida di Dio –, ma viene il momento in cui, scontrandosi con le difficoltà della vita, l’uomo sperimenta la fragilità di quella fiducia e sente il bisogno di certezze diverse, di sicurezze tangibili, concrete. Io mi affido a Dio, ma la situazione è un po’ brutta e io ho bisogno di una certezza un po’ più concreta. E lì è il pericolo! E allora siamo tentati di cercare consolazioni anche effimere, che sembrano riempire il vuoto della solitudine e lenire la fatica del credere. E pensiamo di poterle trovare nella sicurezza che può dare il denaro, nelle alleanze con i potenti, nella mondanità, nelle false ideologie. A volte le cerchiamo in un dio che possa piegarsi alle nostre richieste e magicamente intervenire per cambiare la realtà e renderla come noi la vogliamo; un idolo, appunto, che in quanto tale non può fare nulla, impotente e menzognero. Ma a noi piacciono gli idoli, ci piacciono tanto!”. Inseguire chimere è facile e soprattutto è facile scambiare le parole del mondo, con la Parola di Dio, una parola che genera e rigenera, contro la quale spesso rischiamo di naufragare. Ogni volta nel confronto con il pensiero di Dio, la tentazione è addomesticare l’ideale che ci propone, per abbassarlo e fare di Lui uno specchio nel quale ammirare la nostra immagine. “Alla speranza in un Signore della vita che con la sua Parola ha creato il mondo e conduce le nostre esistenze, si contrappone la fiducia in simulacri muti. Le ideologie con la loro pretesa di assoluto, le ricchezze – e questo è un grande idolo – , il potere e il successo, la vanità, con la loro illusione di eternità e di onnipotenza, valori come la bellezza fisica e la salute, quando diventano idoli a cui sacrificare ogni cosa, sono tutte realtà che confondono la mente e il cuore, e invece di favorire la vita conducono alla morte”. Poi sui saluti un piccolo chiarimento di papa Francesco: “Devo dirvi una cosa che non vorrei dire, ma devo dirla. Per entrare alle udienze ci sono i biglietti nei quali è scritto in una, due, tre, quattro, cinque e sei lingue che “Il biglietto è del tutto gratuito”. Per entrare all’udienza, sia in aula sia in piazza, non si deve pagare, è una visita gratuita che si fa al Papa per parlare con il Papa, con il vescovo di Roma. Ma ho saputo che ci sono dei furboni, che fanno pagare i biglietti. Se qualcuno ti dice che per andare in udienza dal Papa c’è bisogno di pagare qualcosa, ti sta truffando: stai attento, stai attenta! L’ingresso è gratuito. Qui si viene senza pagare, perché questa è casa di tutti. E se qualcuno si fa pagare per farvi entrare all’udienza commette un reato, come un delinquente, e fa qualcosa che non si deve fare!”.


Se vuoi leggere per esteso la catechesi del Papa clicca sul link che segue: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2017/documents/papa-francesco_20170111_udienza-generale.html




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