Cerca Dio, cara Eleonora, e troverai la gioia

Nella lettera di oggi, don Silvio risponde ad una sposa, Eleonora, che cerca sinceramente la volontà di Dio sul suo matrimonio perché come lei scrive: “desidero tanto camminare nella strada della fecondità matrimoniale non solo o non necessariamente attraverso il dono di un figlio”.

Grazie don Silvio!

Bellissima lettera che mi tocca da vicino. Al ritorno dal viaggio di Lisieux abbiamo scoperto di aspettare un bimbo/a, eravamo davvero felicissimi ma purtroppo dopo poco lo abbiamo perso. Siamo sereni, siamo sicuri che la via che il Signore sceglie per noi e attraverso la quale ci conduce sia la migliore anche se non è sempre facile da capire… Desidero tanto trovare un padre spirituale che ci aiuti a camminare nella strada della fecondità matrimoniale non solo o non necessariamente attraverso il dono di un figlio. Ti chiediamo una preghiera per noi da quel posto speciale quale è Lisieux.

Grazie!
Un caro saluto a tutta la tua comunità, ricambio la preghiera
Eleonora

Buongiorno Eleonora,
rispondo solo ora perché … i giorni passano veloci, il Signore mi ha dato una famiglia numerosa da accudire e tanti fratelli che attendono il pane quotidiano. Nelle tue parole, semplici ma profonde, trovo la pace interiore di chi legge la vita attraverso la fede e non si lascia scoraggiare quando le attese non trovano subito la risposta desiderata.
Il matrimonio non è la meta ma l’inizio di un cammino, se sarete fedeli, se cioè cercherete con il cuore, troverete la luce. È Gesù che lo ha promesso (Mt 7,7). Non può chiederci di domandare il pane quotidiano e poi non farcelo avere. È Lui però che sceglie i tempi e le modalità. E voi dovete imparare a cercare non secondo i vostri gusti ma lasciando a Dio la più ampia libertà.
È molto bello per me leggere che tu cerchi una fecondità che non passi semplicemente per la generazione biologica. È segno di una maturità sorprendente ed è per me una nuova conferma di quell’opera nascosta che lo Spirito Santo compie nella cura di tante persone. Conservo nel mio pc un archivio di santità coniugale, ho raccolto testimonianze di sposi (parlo degli amici che conosco personalmente) che cercano di tradurre il Vangelo nella loro vita. Una santità nascosta ma davvero essenziale perché custodisce e comunica la fede.
Quando Chiara di Assisi fuggì di casa e raggiunse il giovane Francesco, questi le domandò: “Figliola, cosa cerchi?”. E lei rispose semplicemente: “Dio”. Cerca Dio, cara Eleonora, e troverai la gioia. Cerca Dio e riceverai più di quanto puoi oggi desiderare. È Dio la ricchezza, la luce, la gioia. Senza di Lui, siamo davvero poveri, anche se abbiamo tutto. E con Lui, non ci mancherà mai nulla, anche se siamo privi di molte cose.
È chiaro che il matrimonio è orientato alla fecondità. Non solo il matrimonio, ogni vocazione è per sua natura chiamata alla fecondità. Ed è chiaro che la specifica fecondità che Dio dona ad una famiglia è quella di accogliere la vita, accogliere i figli generati nella carne e quelli inviati dalla Provvidenza. Se un giorno ti capita di venire in Campania potrai incontrare coppie di sposi che hanno scelto di aprire le porte della casa per accogliere i figli della Provvidenza; altre coppie di sposi che hanno scelto di mettersi al servizio del Vangelo. La Chiesa dedicata ai santi Luigi e Zelia Martin, che si trova in Angri (Sa), è affidata ad una coppia di sposi. Insomma, la fecondità è una casa che ha tante stanze. Mettetevi in ascolto e lasciatevi sedurre … da Dio!
Cara amica, scrivo a te ma tutto è sempre al plurale perché voi siete “due in uno”. Se volete e quando volete, la nostra casa di Lisieux è sempre aperta. Se il lavoro vi permette qualche giorno libero, venite volentieri, troverete una casa e una comunità pronta a condividere con voi la preghiera e i pasti. Il Signore benedica i vostri santi propositi. Con tutto il cuore vi accompagno con la preghiera.

Don Silvio