Scuola
La sindrome da rientro a scuola
di Ida Giangrande
Student burn out, il mal di scuola arriva ancora prima del back to school Circa 3 studenti su 5 sono preda di ansia e panico. Tra le preoccupazioni, i compiti per le vacanze non finiti. A tirare un po’ su il morale dei ragazzi, il pensiero di rivedere i compagni di classe.
Tornare a scuola fa paura e non solo in senso metaforico. I nostri ragazzi risultano sempre più nervosi, pieni di dolori e distrutti da intere notti in bianco passate a tormentarsi all’idea di dover tornare sui banchi. Sono gli effetti della crisi da back to school, uno stato d’animo che spesso sfocia in un vero e proprio malessere fisico: l’84% si sente stanco al solo pensiero di ricominciare la scuola e il 56% racconta di avere, addirittura, mal di testa, dolori al collo o alla schiena. Peggio, 2 su 5 affermano di accusare anche mal di stomaco e indigestione. A tirare un po’ su il morale dei ragazzi, il pensiero per 1 su 3 di rivedere i compagni di classe. Questi i sintomi del mal di scuola e a subirli maggiormente sembrano essere le ragazze. Lo racconta una ricerca di Skuola.net e dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza su circa 1700 ragazzi di medie e superiori. “Può capitare di vivere una vera e propria ‘sindrome da rientro a scuola– dichiara a Skuola.net Maura Manca, psicoterapeuta, presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza – In questi casi il corpo sta mandando dei segnali di allarme che generano una condizione psico-fisica di stress. Iniziare l’anno scolastico già in uno stato di appesantimento psichico e fisico non aiuta per niente: si parte svogliati, preoccupati e tutto questo va a gravare sul livello di attenzione, concentrazione e sulla voglia di fare le cose. Per questa ragione si deve correre ai ripari e riprendere le redini della situazione, non lasciare spazio ai pensieri negativi e cercare di vedere gli aspetti positivi per cui si rivedono gli amici, si ride e scherza, si condividono tante cose e si passano anche dei bei momenti. Non ha senso stare male prima di iniziare, i problemi vanno affrontati man mano che si presentano, senza ansia anticipatoria”.
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