Famiglia

La sfida maggiore è quella di fare comprendere il significato della sacramentalità del matrimonio”

di Ida Giangrande

Una delle sessioni dell’Incontro dei Segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa tenutosi a Berlino nei giorni scorsi, è stata dedicata alla solidarietà con le famiglie alla luce dell’esortazione Amoris laetitia. A introdurre il tema l’arcivescovo di Berlino, Mons. Heiner Koch, che ha raccontato la sua esperienza personale come partecipante all’ultimo Sinodo sulla famiglia.

Berlino – Si è tenuto dal 30 giugno al 3 luglio, il 44° Incontro dei Segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa. Nei quattro giorni di lavori i segretari generali hanno sviluppato il tema della solidarietà della Chiesa in Europa a partire da tre perspettive: quella espressa nell’accoglienza e nell’integrazione dei migranti e rifugiati, quella nelle famiglie alla luce di Amoris laetitia e, infine, quella del dinamismo della sinodalità espressa nella solidarietà tra le conferenze episcopali stesse. Nella sessione dedicata alla solidarietà con le famiglie, è stato Mons. Heiner Koch, arcivescovo di Berlino a introdurre il tema.  “La sfida maggiore – ha detto riferendosi alla comunità di Berlino –  è quella di fare comprendere a una popolazione che non si sente interpellata dal fenomeno religioso il significato della sacramentalità del matrimonio”. Successivamente, il segretario del Ccee ha presentato un breve rapporto su quanto le diverse conferenze episcopali stanno realizzando per applicare le indicazioni presenti nell’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco. Quindi il nunzio apostolico in Germania, l’arcivescovo Nikola Eterović, già segretario generale del Sinodo, si è soffermato sulla prassi della sinodalità il “camminare insieme” nella Chiesa. La sinodalità ha detto: “E’ allo stesso tempo un’attitudine e una prassi ecclesiale, resa concreta attraverso la struttura del Sinodo dei vescovi. Una dimensione della vita ecclesiale che permette di preservare l’unità nella Chiesa pur nelle sue diversità di espressioni e risposte pastorali”. I lavori si sono conclusi domenica 3 luglio con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Koch nella cattedrale di Berlino.




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