Bambini invisibili E tu, cosa faresti se incontrassi per strada questa bambina? GUARDA IL VIDEO Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 1 Luglio 2016 Nessun commento su E tu, cosa faresti se incontrassi per strada questa bambina? GUARDA IL VIDEO di Ida Giangrande Unicef, un video durissimo mostra come sia difficile la vita dei minori poveri. Protagonista una bimba di soli 6 anni, Anano, unica attrice dello spot, girato a Tblisi in Georgia. Sono circa 167 milioni nel mondo i bambini poveri, molti di questi convivono gomito a gomito con i nostri figli. Vanno a scuola di mattina e a mendicare di pomeriggio. Giocano con bambole lacere e rotte accanto a pozzanghere e a cavi elettrici scoperti. Sono i bambini invisibili. L’Unicef ha voluto immortalare l’indifferenza sociale attraverso uno spot girato a Tblisi in Georgia che sta facendo il giro del web. Protagonista una bimba di soli 6 anni, Anano. Nelle prime immagini appare ben vestita e curata, la gente si ferma, le chiede se si è persa, le offre del cibo, le sorride. Stessa reazione in un ristorante, dove le danno addirittura dei soldi. La piccola poi viene ‘truccata’ da povera: pantaloni laceri, cappellino calato su un viso sporco. Nessuno si ferma. Nessuno le chiede come sta, se si è persa, nel ristorante addirittura la spingono via come un cane rognoso e chiedono al cameriere di farla uscire per non infastidire la clientela, un trattamento talmente scioccante che la bimba è scoppiata in lacrime. L’Unicef ha così bloccato l’esperimento sociale che puntava a dimostrare come sia più difficile la vita per i bambini poveri rispetto ai loro coetanei ricchi. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Unicef ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Ho praticato aborti per 40 anni: è brutto come uccidere in guerra”. La testimonianza Jacopo Coghe all’Istituto Santa Famiglia: “Rispettare la vita è… credere nella Famiglia” Papa Francesco: “Il diavolo è furbo, ma con la grazia di Dio siamo più furbi di lui” Attacco di Israele in Libano: guai se ci “abituassimo” a queste notizie “Formiche dall’alto”: il trionfo del politicamente corretto Francesco: “Ho fatto da vecchio Papa quello che volevo fare da giovane gesuita” “Poteva abortire prima”: perché non piangiamo ogni vita spezzata, in grembo o fuori? Giovanissimi e videogiochi: è giusto che siano liberi di intossicarsi di violenza? Fatima: un viaggio che trasforma Zuppi al Movimento per la Vita: “Un canto più bello delle sirene”