Maternità

Madri in carcere

Ninna nanna prigioniera

di Ida Giangrande

Madre anche in carcere, è questo il filo conduttore del film documentario di Rossella Schillaci che si intitola NINNA NANNA PRIGIONIERA, presentato in anteprima mondiale a Biografilm Festival 2016 dove ha vinto il Life Tales Award.

Come può essere vissuta la maternità per donne detenute? Un tema doloroso da qualunque parte lo si analizzi. Come può una madre crescere un figlio in un penitenziario? Ma al contempo, come possono dei bambini così piccoli crescere senza la loro madre? Chi può veramente decidere cos’è meglio per loro? In Italia le donne in carcere sono pochissime, al di sotto del 5% del totale. Vivono ristrette in uno dei 5 istituti femminili Trani, Pozzuoli, Roma Rebibbia, Empoli e Venezia Giudecca o in una delle 52 sezioni presenti all’interno delle carceri maschili. La detenzione se coincide con la maternità è un capitolo ancora più doloroso che può diventare un vero e proprio choc quando il bimbo compiuti i tre anni, secondo la legge deve lasciare il penitenziario. Nel documentario NINNA NANNA PRIGIONIERA, Rossella Schillaci si interroga sul dramma che ogni madre si trova ad affrontare in una situazione come questa: la scelta tra crescere i propri figli, ma in prigione, o rinunciarvi, ma regalare loro la libertà.




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