Migranti
Guerrera, (Unicef): “Dobbiamo assicurare a tutti i bambini migranti e rifugiati assistenza e protezione”
di Ida Giangrande
Migranti, è allarme per i bambini rimasti orfani: sono circa 1000 al mese i minorenni non accompagnati che sono approdati in Italia in quest’ultimo anno. Secondo l'Unicef il numero è destinato ad aumentare nei prossimi mesi.
Una strage quella dei migranti che si può definire ormai una vera e propria emergenza mondiale: sono circa 700 i morti in soli 3 naufragi, di questi molti sono bambini o adolescenti e molti altri sono invece i minori che sbarcano sulle coste italiane miracolosamente illesi, ma senza nessuno che si occupi di loro. Esprime preoccupazione Marie-Pierre Poirier, coordinatore speciale dell’Unicef per la crisi europea dei rifugiati e dei migranti: “Le storie che ho personalmente sentito da bambini che hanno fatto questo viaggio sono terribili. Nessun bambino dovrebbe affrontarle. Le loro vite sono nelle mani di trafficanti a cui interessano solo i soldi che possono estorcere loro“. Sulla base di un accordo siglato la scorsa settimana al Viminale, l’Unicef sosterrà il governo italiano in alcune attività: dal monitoraggio degli standard di accoglienza dei minorenni migranti e rifugiati, soprattutto quelli non accompagnati, alla verifica delle condizioni di vita dei minorenni migranti nei Centri di accoglienza presenti in Sicilia, Calabria e Campania. Inoltre l’Unicef promuoverà il monitoraggio delle attività a sostegno della prima integrazione e dell’inclusione sociale dei bambini e degli adolescenti migranti e rifugiati. “Non possiamo più tollerare la continua perdita di vite umane. Dobbiamo assicurare a tutti i bambini migranti e rifugiati assistenza e protezione, ma soprattutto un futuro. Non possiamo avere sulla coscienza il rischio di una generazione perduta“, ha dichiarato Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia.
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento