Solidarietà
Caritas romana: nel 2015 più di 16mila interventi di assistenza domiciliare
di Ida Giangrande
Anche se in Italia manca ancora un vero e proprio servizio di assistenza domiciliare per i malati e gli anziani, la Caritas romana ha effettuato nel 2015 oltre 16 mila interventi.
Ogni anno circa 2 milioni e 800 mila persone subiscono un incidente domestico che provoca disabilità e alti costi sanitari e tutto questo mentre in Italia manca ancora un servizio di assistenza sanitaria. Dei 16.350 interventi effettuati dalla Caritas della capitale nel 2015, 5.500 hanno riguardato gli anziani e i malati di Aids. Tutte azioni che fanno risparmiare il servizio sanitario nazionale e che aiutano moralmente chi è malato. Sul tema si è espresso il direttore della Caritas romana Mons. Enrico Feroci il quale ha dichiarato: “Si tratta di un modo per entrare nel mondo dell’altro, il mondo del bisogno, il mondo della relazione, il mondo delle difficoltà delle persone”. Un’attenzione particolare quella della Caritas che però viene spesso definita di ‘domiciliare leggera’ ovvero di aiuto nelle piccole cose domestiche. “Bisogna recuperare un welfare che oggi si chiama di comunità – sottolinea Massimo Pasquo, responsabile del settore per il tempo libero della Caritas di Roma – riproporre quello che succedeva già un po’ in passato: avere un’attenzione, un focus mirato all’interno dei condomini e dei territori per le persone che hanno maggiore disagio. Per cui la cittadinanza attiva diventa un elemento di ammortizzatore sociale. La domiciliare leggera può essere un’altra risposta, perché è a basso costo ma ad altissimo beneficio”.
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento