Aborto

Curare la ferita dell’aborto, si può con la Vigna di Rachele

aborto coppia

Dal 1 al 3 Luglio un “tuffo” nel mare della Misericordia per chi porta le ferite dell’aborto volontario.

BOLOGNA – La Vigna di Rachele, un apostolato internazionale che ormai ha compiuto 6 anni di attività in Italia, invita chi porta alle spalle la dolorosa esperienza dell’interruzione di gravidanza, a “tuffarsi” nel mare della Divina Misericordia attraverso un ritiro spirituale per la guarigione post-aborto. Il percorso offerto, che gode dell’approvazione ecclesiastica, accoglie partecipanti da tutta Italia ed è specificatamente progettato per le donne, uomini e coppie che portano il dolore emozionale e spirituale dell’esperienza dell’aborto volontario o terapeutico. Il ritiro estivo verrà offerto dal 1 al 3 Luglio 2016 a Bologna. Dice una ex-partecipante: “Sono stata in analisi, mi sono confessata diverse volte ma solo alla Vigna di Rachele il macigno si è mosso veramente, con la forza dell’amore forte che solo chi ha vissuto qualcosa di simile riesce a dare …”. E commenta un altro ex-partecipante: “Per me è stato importantissimo, perché anche se ero partito come “accompagnatore”, ho scoperto che portavo dentro di me un grosso fardello di cui non riconoscevo il peso. Ho ritrovato già nel weekend una serenità che avevo perso e che continua tuttora. Anche con A. la relazione è cambiata completamente…”

La responsabile della Vigna di Rachele in Italia, Monika Rodman Montanaro, che collabora dal 1997 con la fondatrice del ritiro e risiede in Italia dal 2007, commenta: “La Vigna di Rachele offre l’opportunità di allontanarsi per tre giorni dalle pressioni quotidiane per concentrarsi su questo capitolo della propria vita, un capitolo forse mai aperto perché troppo doloroso, ma che ha portato conseguenze emozionali, spirituali e relazionali. In un ambiente accogliente e compassionevole, il percorso offre un sostegno emotivo che dà la forza per rivedere quest’esperienza attraverso gli occhi misericordiosi del Buon Gesù.”

Secondo la psicoterapeuta americana Theresa Burke, PhD, fondatrice della Vigna di Rachele, in tutto il mondo molte donne e molti uomini cercano un aiuto solo anni o persino decenni dopo la loro esperienza abortiva, dopo aver sofferto a lungo in confusione ed in silenzio. La Dott.ssa Burke ha creato il ritiro in un modo che permette la partecipazione non solo delle donne, ma anche di altre persone toccate dall’aborto. Coppie, nonni e fratelli del bambino abortito, così come membri del personale medico che hanno partecipato all’interruzione di gravidanza e all’aborto terapeutico sono arrivati alla Vigna di Rachele cercando la pace e la guarigione interiore. Secondo la fondatrice, il programma cresce non solo perché offre un metodo efficace ma perché mette Cristo al centro del percorso fatto.

Dal 2010 l’apostolato ha goduto dell’accoglienza del cardinale Carlo Caffarra, vescovo emerito di Bologna. L’attuale vescovo Monsignor Matteo Zuppi ha già incontrato la coppia responsabile dell’apostolato. L’opera esprime concretamente la pastorale della misericordia che accompagna la proclamazione del Vangelo della Vita. Già diversi anni fa, in Argentina, Papa Francesco è venuto a conoscenza dei frutti dell’apostolato. Più di una volta il Santo Padre ha incoraggiato il continuo sviluppo dell’opera.

Il ritiro include la condivisione delle storie personali, meditazioni ed esercizi con le Scritture, la celebrazione dei Sacramenti ed una Funzione Commemorativa. La coordinatrice per l’Italia spiega:

“Il weekend è guidato da un’equipe di componenti provenienti dalle varie regioni che include una psicologa, un sacerdote e donne che hanno fatto il proprio percorso di guarigione interiore dopo aver vissuto la stessa esperienza. E’ progettato per facilitare, in un ambiente emotivamente sicuro, l’espressione di emozioni collegate all’esperienza dell’aborto – rabbia, ambivalenza, lutto e sensi di colpa –  per continuare un percorso di recupero, riconciliazione e rinascita. Attraverso un percorso di esercizi creati per elaborare questo lutto, i partecipanti fanno esperienza dell’amore incondizionato di Dio. Il percorso è molto efficace per coloro che hanno difficoltà a perdonare sé stessi ed altri.”

La Vigna di Rachele opera in piena comunione con la Chiesa universale e rappresenta una risposta autenticamente cristiana alla piaga dell’aborto, prendendo ispirazione da San Giovanni Paolo II, che nella sua enciclica Evangelium vitae (1995) ha implorato coloro che hanno fatto esperienza dell’aborto a non abbandonare la speranza, ad interpretare quest’esperienza nella sua verità, e ad aprirsi “con umiltà e fiducia al pentimento”.

Papa Francesco ha ribadito lo stesso incoraggiamento con la sua decisione di espandere a tutto il clero del mondo, durante il Giubileo della Misericordia, la facoltà di togliere ogni eventuale scomunica in cui la singola persona può essere incorsa con il peccato dell’aborto.

La Vigna di Rachele è cresciuta notevolmente dal momento in cui ha iniziato, nell’anno 1994, nell’Arcidiocesi di Filadelfia (USA). Più di 200.000 persone ne hanno fatto esperienza e il programma si è ormai diffuso in tutti i continenti. L’opera ormai è attiva in più di 40 Paesi del mondo incluso Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria, Ungheria e Russia.  La Vigna di Rachele è anche presente in vari Paesi latinoamericani e asiatici.

Si possono leggere altri commenti dei partecipanti ai ritiri italiani sul sito www.vignadirachele.org. Lì si trova una gamma di video YouTube e articoli d’interesse non solo per chi ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’interruzione di gravidanza ma anche per i sacerdoti e le psicoterapeute.

Un’offerta viene richiesta per aiutare a coprire le spese di vitto e alloggio, più i materiali ed altri costi del ritiro. C’è anche la possibilità di un aiuto economico per chi potrebbe averne bisogno.

Per iscriversi al weekend, o per ottenere ulteriori informazioni sui traumi post-aborto e il loro risanamento, consultare www.vignadirachele.org. Le email si possono inviare a: info.vignadirachele@yahoo.it e la Rodman riceve le chiamate telefoniche nella sede nazionale della Vigna di Rachele: 099.7724.518.

Tutte le comunicazioni vengono trattate con il massimo rispetto per la privacy personale.




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