Unioni civili

Renzi il cattolico e le unioni civili

di Gabriele Soliani

Il sottosegretario Ivan Scalfarotto scopre le carte sulle unioni civili. Dice che la legge, blindata e ottenuta con la “fiducia” al Parlamento” è una rivoluzione perché cambierà i costumi e la cultura, stabilendo che una “famiglia può essere fatta da due uomini e due donne”.

Questo, spiega Scalfarotto, è solo il primo passo. Quello decisivo sarà l’approvazione delle nozze gay con figli per via giudiziaria: «E quando il pregiudizio sarà stato cancellato, allora sì che sarà facile fare una legge sul matrimonio ugualitario. È successo in Francia, in Gran Bretagna, in Irlanda. Così come in Germania la prima legge sulle unioni civili, assai limitata e parziale, ha potuto essere allargata dalle Alte Corti soltanto in funzione del fatto che esisteva. Una volta fatta una legge che riconosce una dignità alle coppie dello stesso sesso, poi bisogna giustificare quale sia la ragione della sua incompletezza: e se la ragione è solo la discriminazione per orientamento sessuale, evidentemente i tribunali non possono far altro che rimuoverla». Ecco la risposta a tutto quello che si prevedeva. E questo lo si deve al premier Renzi. Scalfarotto dice di lui: «Io ho davvero misurato la leadership e lo spessore politico di Matteo Renzi. Con Matteo abbiamo cominciato a discutere di questo tema nel 2012, quando decisi di appoggiarlo per la campagna per la premiership contro Bersani. Matteo è un cattolico, e in passato era stato addirittura al Family Day. (…), un uomo di quarant’anni, cattolico, farà quello che tanti leader della sinistra laica – da D’Alema a Bersani, da Prodi ad Amato – non sono riusciti a fare perché non hanno voluto farlo». Anche se questo significherà andare contro il Catechismo e l’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”di Papa Francesco.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.