Il libro
“Quando eravamo femmine”
È in uscita il quarto libro di Costanza Miriano, giornalista e scrittrice. L’annuncio arriva mentre in Francia, una petizione firmata da circa 20mila cittadini ha chiesto il ritiro dal commercio di Marie-toi et sois soumise (Sposati e sii sottomessa) e di Épouse-la et meurs pour elle (Sposala e muori per lei), entrambi recentemente tradotti e pubblicati da Le Centurion, con l’accusa di ritenere le donne il sesso inferiore.
Sarà articolato in una serie di lettere indirizzate alle sue due figlie femmine, proseguendo la riflessione della giornalista e scrittrice sul ruolo della donna al giorno d’oggi, il quarto libro di Costanza Miriano “Quando eravamo femmine” edito dalla casa editrice Sonzogno. “Ho scelto questo titolo, proprio perché noi donne dovremmo riscoprire la nostra identità e il nostro ruolo nella società” afferma la Miriano, “la donna ha il compito di spiegare all’uomo chi lui sia, di conferirgli, a sua volta, l’identità. Oggi molti uomini si sentono perduti come maschi, anche perché, come conseguenza della liberazione sessuale e dell’emancipazione, noi donne abbiamo perso la consapevolezza della nostra vocazione, della nostra grandezza e del fatto che siamo chiamate a custodire la vita”. Parole forse che a qualcuno disturbano, perché proprio nel paese dove si esulta per la libertà di espressione come la Francia, una petizione firmata da oltre 20mila persone chiede il ritiro delle due opere prime di Costanza. “Mi pare ci sia un’isteria collettiva nei confronti di tutto ciò che richiama l’uomo e la donna al senso dell’essere creature” chiarisce la Miriano “quindi, con l’unicità loro donata, con un ruolo legato alla propria identità sessuale; un’isteria collettiva contro tutto ciò che possa ricordare all’uomo che è figlio, che non è totalmente autodeterminato”. In fondo la proposta della scrittrice, sposa e madre, è quella di vivere la rivoluzione del Concilio Vaticano II: farsi santi nella vita ordinaria di ogni giorno.
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento