Unioni civili

Card. Menichelli, “La priorità sarebbe aiutare sul serio le famiglie”

Il cardinale Menichelli, arcivescovo di Ancona intervistato oggi da Andrea Tornelli tra le pagine del quotidiano La Stampa ribadisce con molta chiarezza che la famiglia è la vera priorità. Contro il DDL Cirinnà e il dibattito in corso sulle adozioni per le coppie omosessuali, il porporato nominato da papa Francesco afferma: «Si avverte il bisogno impellente di intervenire su una materia che riguarda un numero limitato di persone, e si fa poco per aiutare la famiglia...».

Mentre il dibattito sulle unioni civili si fa sempre più acceso, il cardinale Edoardo Menichelli sposta l’asse della discussione. «La priorità sarebbe aiutare sul serio le famiglie, in modo concreto. Vede, se il nostro fosse un Paese dove si sostiene la famiglia, riconoscendone il ruolo insostituibile di cellula fondamentale della nostra società, primo luogo formativo, prima scuola, primo ammortizzatore sociale, primo ospedale, allora sarebbe più facile discutere di come venire incontro anche a determinate esigenze riguardanti i diritti individuali delle persone». Il cardinale individua anche delle priorità per sostenere concretamente le famiglie come il quoziente familiare, l’instabilità lavorativa, la bassa natalità che inquadra l’Italia nel fanalino di coda dell’Europa anche contro la laicissima Francia laica ha cercato di invertire la tendenza. E di fronte alla domanda del giornalista sulla presunta arretratezza della Chiesa, Menichelli ribadisce: «Perché mai? Forse perché afferma l’evidenza del fatto che il matrimonio è l’unione di un uomo e una donna aperti alla generazione di figli? Perché si preoccupa dei più deboli e dei più indifesi, cioè i bambini? Perché chiede che la famiglia e il suo ruolo insostituibile vengano riconosciuti e adeguatamente sostenuti? Non credo che questo significhi essere retrogradi».




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