Utero in affitto
La maternità surrogata “fa del bambino un prodotto con valore di scambio”
Utero in affitto: una pratica che si inserisce “nel contesto della globalizzazione del mercato dei corpi umani”. Recita così una parte del testo tratta dalla Carta per l’abolizione universale della maternità surrogata, documento che sarà presentato al convegno previsto per il prossimo 2 febbraio in Francia.
Il 2 febbraio presso il Parlamento francese si terrà un convegno sul tema della maternità surrogata. La regia dell’evento sarà affidata all’associazione Corp (Collettivo per il rispetto della persona) e al termine della seduta sarà presentata la Carta per l’abolizione universale della maternità surrogata che già ora può essere sottoscritta online. Nel documento si attesta che nella pratica della maternità surrogata “Alcune donne sono disposte a impegnarsi in un contratto che aliena la loro salute, la loro vita e la propria persona sotto pressioni multiple: i rapporti di dominazione famigliari, sessisti, economici, geopolitici”. Inoltre tale pratica – aggiunge il documento – “fa del bambino un prodotto con valore di scambio, in modo che la distinzione fra persona e cosa viene annullata”. Sulle conclusioni la Carta delinea alcune posizioni nette: “Condanniamo l’uso di esseri umani il cui valore intrinseco e la cui dignità sono eliminati a favore di un valore d’uso o di scambio, rifiutiamo la mercificazione del corpo delle donne e dei bambini, richiamiamo la Francia e gli altri paesi europei al rispetto delle convenzioni internazionali da loro firmati che tutelano i diritti umani e dell’infanzia, e ad opporsi fermamente ad ogni forma di legalizzazione di maternità surrogata nazionale o internazionale. Chiediamo anche a nome della pari dignità di tutti gli esseri umani di agire con decisione per abolire la pratica a livello internazionale, in particolare promuovendo l’elaborazione, l’adozione e l’efficace attuazione di una convenzione internazionale per l’abolizione della maternità surrogata”.
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