25 Dicembre 2015

Un nuovo inizio

di don Silvio Longobardi

Gv 1, 1-18 – “In lui era la vita / e la vita era la luce degli uomini;/ la luce splende nelle tenebre / e le tenebre non l’hanno vinta” (1,4). L’incarnazione del Verbo è il compimento della storia salvifica, l’inizio della redenzione, il fondamento stesso della fede in quantocontiene e spiega ogni altra verità. Tutto sarebbe rimasto nascosto se Dio non avesse assunto la carne dell’uomo; e viceversa, tutto acquista un nuovo significato alla luce di questo avvenimento. In Cristo Dio assume la natura umana, diventa uno di noi, simile a noi in tutto fuorché nel peccato. Come non rimanere stupiti dinanzi ad un fatto che supera ogni ragionevolezza? Si comprende allora perché nel corso dei secoli vi sono stati numerosi tentativi di attenuare il mistero. Cristo è il cuore della storia, grazie a Lui il mistero si è reso visibile, in Lui ogni uomo scopre la sua identità e s’incammina verso la piena realizzazione di sé. La vicenda terrena di Gesù di Nazaret è l’evento che illumina ogni cosa. Cristo non è una via, una delle tante vie che gli uomini hanno proposto. Questa visione, apparentemente rispettosa di tutti, impoverisce la fede e riduce il Vangelo ad un libro di saggezza. Gesù si presenta in altro modo, egli dichiara a piena voce di essere “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6). Nessun uomo, sano di mente, può ripetere queste parole, in esse è come racchiuso il mistero di un’esistenza che riflette senza ombre la luce divina. La storia umana in Lui tocca il suo culmine ma nello stesso tempo trova un nuovo inizio: “Gesù Cristo è il nuovo inizio di tutto: tutto in lui si ritrova, viene accolto e restituito al Creatore dal quale ha preso origine” (Giovanni Paolo II, Tertio Millennio Adveniente, 6). Chiediamo oggi la grazia di saper riconoscere la grandezza di Dio nell’umiltà della condizione umana. E impegniamoci a fare di ogni evento un segno di quella vita nuova che Gesù ha rivelato.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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