di don Silvio Longobardi

21 Dicembre 2015

Sperando contro ogni speranza

Dal Vangelo secondo Luca (1, 39-45) 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Il commento

Beata colei che ha creduto [pisteúsasa]” (Lc 1,45), dice Elisabetta. La prima beatitudine di Luca è rivolta a Maria ed esalta la sua fede. “Piena di grazia”, l’ha chiamata l’angelo (1,28); “piena di fede”, la proclama Elisabetta. Sono due aspetti complementari: da una parte un Dio che la riversa in lei tutto il suo amore;  dall’altra una creatura che si apre alla grazia e accoglie la Parola con totale disponibilità. L’espressione di Elisabetta, scrive Giovanni Paolo II, rappresenta “una chiave che ci schiude l’intima realtà di Maria […] Se come piena di grazia ella è stata eternamente presente nel mistero di Cristo, mediante la fede ne divenne partecipe in tutta l’estensione del suo itinerario terreno” (Redemptoris Mater, 19). La grazia rimane inefficace se non trova corrispondenza, come il seme che cade tra le pietre (Mt 13,5). Credere per Maria significa fidarsi di Dio. Questa certezza è una luce che accompagna tutti i suoi passi. La fede di Maria può essere paragonata a quella di Abramo: “la fede di Abramo costituisce l’inizio dell’Antica Alleanza; la fede di Maria nell’annunciazione dà inizio alla Nuova Alleanza” (Redemptoris Mater, 14). Non è mai facile camminare nei sentieri della fede. Come Abramo, anche la Vergine di Nazaret resta aggrappata alla promessa anche quando la storia sembra camminare per altri sentieri. L’annunciazione è una tappa decisiva: il momento culminante della fede di Maria ma anche l’inizio di un cammino ancora più intenso. Ad ogni passo Maria rinnova il suo sì, “sperando contro ogni speranza” (Rm 4, 18) imparando a seguire Dio anche “quando sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie” (Rm 11, 33). La fede di Maria introduce tutta l’umanità nella nuova alleanza. La nostra fede, modellata su quella di Maria, permette oggi di custodire e far risplendere l’alleanza sigillata nel Sangue di Cristo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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