Diritto alla sepoltura

Inaugurata nelle Marche una lapide in ricordo dei bambini mai nati

gravidanza

(Foto: © Mopic - Shutterstock.com)

Marche: inaugurata ieri nel giorno dell’Immacolata Concezione, una lapide in ricordo dei bambini non nati. Un omaggio alla vita ma anche all’operato di don Oreste Benzi fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini.

Si è tenuta ieri, presso il cimitero comunale di Barbara (AN), la cerimonia inaugurale di una lapide dedicata ai bambini non nati. L’iniziativa intende rappresentare un ricordo per tutte quelle persone che hanno perduto il proprio figlio senza avergli potuto dare un nome e una degna sepoltura e contemporaneamente vuole proseguire l’opera iniziata da don Oreste Benzi. Fu proprio Benzi che, nell’aprile del 1999, celebrò il funerale di una creatura partorita alla 20esima settimana di gestazione, figlio di una donna ospite della Casa Famiglia della Comunità che si vide negare la sepoltura. Ottenuta poi l’autorizzazione, è oggi possibile leggere sulla tomba il nome con cui la madre lo avrebbero battezzato. L’iniziativa è rivolta anche a coloro che, in un momento difficile, hanno preso una decisione disperata e che ora – grazie al Giubileo Straordinario della Misericordia – avranno un’ulteriore occasione di accoglienza, serenità e conforto. Presente alla cerimonia mons. Giuseppe Orlandoni, vescovo di Senigallia. L’evento inoltre mette in atto la modifica al regolamento per le attività funebri e cimiteriali che esattamente il 10 novembre scorso – giorno di Sant’Oreste martire ed onomastico di don Oreste Benzi – la Regione Marche aveva definitivamente approvato all’unanimità. Il provvedimento prevede il riconoscimento del diritto di sepoltura al feto non nato e l’obbligo per l’Anagrafe sanitaria unica regionale e per le Aziende ospedaliere di informare circa la normativa i genitori del figlio morto prima di nascere. Il provvedimento offre anche la libera possibilità di scrivere sulla tomba i nomi dei genitori e quello che avrebbero voluto dare al figlio, riconoscendo finalmente che anche quello prenatale è un lutto da rispettare.




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