Sinodo sulla Famiglia

Divorziati risposati, patriarca Twal, “valutare in concreto caso per caso”

Sinodo sulla Famiglia

(Foto: Agenzia SIR)

È in corso a Roma la terza e ultima settimana del Sinodo sulla famiglia. I padri sinodali riflettono sulla terza parte dell’Instrumentum laboris. “Non generalizzare” è l’orientamento emerso ieri al briefing sulla situazione dei divorziati risposati.

È in corso l’ultima settimana dei lavori sinodali: i padri convenuti a Roma da ogni parte del mondo riflettono sulla terza parte dell’Instrumentum laboris.

Di fronte alle situazioni dei divorziati risposati è bene “non generalizzare” e “valutare in concreto caso per caso”. Lo ha dichiarato Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme dei latini. Insieme a Twal era presente anche monsignor Mark Benedict Coleridge. Per l’arcivescovo di Brisbane, «un secondo matrimonio stabile, magari con dei figli», non equivale alla «relazione di una coppia clandestina: l’approccio pastorale chiede di considerare queste differenze, di ascoltare e valutare queste storie, dialogare con queste coppie senza sbattere loro addosso la dottrina». Sulla stessa lunghezza d’onda, il terzo prelato intervenuto al briefing, monsignor Enrico Solmi, vescovo di Parma: «Ogni storia è diversa e queste persone si sentono spesso escluse dalla Chiesa, ma la visione non può essere o tutto o niente». Per Solmi solo con la presa di coscienza dell’errore può iniziare «un percorso penitenziale di conversione, ma sempre con il senso di essere accolti in una via di riconciliazione».




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1 risposta su “Divorziati risposati, patriarca Twal, “valutare in concreto caso per caso””

risposati con figli è di fatto nuova famiglia con responsabilità gravi sacrifici,dedizione,dovere nuova vissuta fedeltà,non possono tornare indietro devono avanzare riconoscenti a Dio per figli ed esemplari nella vita con la grazia di Dio.L’Eucarestia nutrimento per loro necessario.Chi può pensare che Gesù non li voglia alla tavola del cenacolo? Per la loro vita familiare apprezzati dalla comunità che desidera accoglierli.

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