Immigrati
Migranti, la risposta delle famiglie all’appello di Papa Francesco
di Daniele Nardi
Il Forum delle associazioni familiari ha preparato un documento contenente alcune proposte di sviluppo e valorizzazione per una accoglienza “dal sapore della famiglia” rivolto ai bambini immigrati senza famiglia.
L’intera Chiesa italiana ed in modo tutto speciale il mondo dell’associazionismo familiare aveva già ampiamente dimostrato di capire, condividere ed accogliere l’appello di Papa Francesco all’accoglienza nei confronti dei migranti, fin dall’inizio, con la sua visita a Lampedusa (era il 2013), e con la stessa potenza evocativa, in questi giorni, quando il Pontefice ha lanciato il pressante richiamo alla responsabilità dell’accoglienza “di ogni parrocchia, monastero, santuario, ecc.”.
Da tempo il Forum – le cinquanta associazioni e le nostre famiglie che lo compongono – da sempre abituate a rispondere ai bisogni degli altri, sono già in azione. Già nel 2010 il Forum ha avviato un progetto di dialogo e confronto tra associazioni italiane e di migranti, denominato evocativamente “Con-tatto”, seguito da un altro, appena concluso, e ancora più significativamente denominato “Integra”, tutti costruiti sulla piena convinzione che la famiglia è spazio privilegiato per entrare in contatto e integrarsi, sia per chi migra sia per il Paese ospitante. Anche la recente sperimentazione “Rifugiato a casa mia”, promossa e realizzata a Torino da enti di ispirazione cristiana, enti pubblici e volontariato, che ha consentito di ospitare in venti famiglie “normali” venti situazioni di rifugiati da varie Nazioni, singoli o famiglie, conferma che è possibile rispondere positivamente alla sfida planetaria dell’accoglienza a chi fugge da guerre, persecuzioni e massacri.
Serve oggi soprattutto un’accoglienza diffusa, dai numeri piccoli e distribuiti, ma possibili in ogni angolo dell’Italia, evitando il più possibile i grandi numeri, i grandi insediamenti di 500 o mille persone (e al CARA di Mineo sono arrivati fino a 3mila!), magari funzionali ad esigenze di controllo e di gestione, ma che rischiano di rinchiudere speranze, progetti e soggettività degli ospiti, spesso per troppo tempo. Proprio nel modello diffuso e di piccoli numeri potranno svolgere un ruolo prezioso anche le oltre 26mila parrocchie italiane chiamate all’accoglienza da Papa Francesco; ma lo potranno e sapranno fare se e in quanto anche le famiglie di quelle parrocchie si mobiliteranno, senza “voltarsi dall’altra parte”.
Questa è la grande sfida oggi, per il Paese, ma anche per ogni famiglia.
Proprio l’esperienza di questi anni ci ha fatto inoltre toccare con mano l’esistenza di un’emergenza nell’emergenza: quella dei bambini che arrivano in Europa senza la famiglia, magari perché perduta durante il viaggio. Sono quelli burocraticamente definiti “minori stranieri non accompagnati”, definizione che diventa ancora più fredda e impersonale nella sigla MISNA.
Sono bambini e ragazzi che hanno già sofferto tantissimo; per molti di loro trovare una nuova famiglia che li accolga è davvero la più importante ed efficace risposta al loro bisogno estremo di cura e protezione, ma soprattutto di relazioni calde, di fiducia, di amore.
Per questo come Forum abbiamo preparato un documento che, a partire dal Piano nazionale del 2014, contiene alcune proposte di ulteriore sviluppo e valorizzazione di una accoglienza “dal sapore della famiglia”. Nella nostra proposta si chiedono, tra l’altro, procedure certe e semplificate, strutture mirate, una banca dati nazionale, applicazione delle norme sostitutive della famiglia, coinvolgimento della società civile ed in particolare dell’approccio “family to family”.
Nell’ambito di questo grande impegno il Forum è pronto a dare il proprio contributo e ad offrire il know how, in particolare attraverso le associazioni che da decenni lavorano nell’accoglienza dei minori.
Anche a livello europeo l’associazionismo familiare si è mobilitato, davanti ad un fenomeno ormai planetario, come ribadisce anche un recente comunicato della FAFCE (la Federazione europea delle associazioni familiari).
Le famiglie e le loro associazioni sono risorsa insostituibile di accoglienza e solidarietà, già in azione, che chiede anche alla politica dei grandi di rispondere positivamente all’appello di Papa Francesco: che è appello all’accoglienza, alla responsabilità ed all’urgenza, per l’Europa nel suo insieme, di ritrovare un’anima che sembrava persa.
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