Vedovanza
Vedovanza, cresce il numero di chi sceglie la consacrazione
In crescita il numero delle donne che dopo la scomparsa del marito decidono di consacrarsi, scegliendo la solitudine degli affetti per dedicarsi alla famiglia, alla parrocchia e alla diocesi.
È del 7,1% il calo delle vocazioni sacerdotali in Europa rispetto al 2005, mentre sono oltre 200 le vedove in Italia, che hanno già ricevuto la benedizione del vescovo, nelle 12 diocesi in cui la presenza è più significativa, e circa 100 quelle in formazione. Un fenomeno in crescita negli ultimi anni tanto da aver richiamato l’attenzione della Santa Sede che, entro la fine dell’anno, dovrebbe pronunciarsi ufficialmente. Si tratta di moltissime donne che dopo aver perso il marito hanno preferito la solitudine degli affetti coniugali per dedicarsi alla famiglia, alla parrocchia e alla diocesi. Già nella Chiesa delle origini ritroviamo l’Ordo Viduarum: alcune vedove, infatti, svolgevano funzioni particolari all’interno della comunità e avevano un posto riservato nelle assemblee liturgiche. Ancora tanti esempi risplendono dal Nuovo Testamento a Sant’Agostino per poi affievolirsi nel corso dei secoli. Sarà la Palermo degli anni ‘90 – con la sensibilità del cardinale Pappalardo – a riprendere la tradizione dell’Ordo Viduarum. Oggi, la città siciliana è capofila quanto a numero di appartenenti all’Ordine: 80 vedove, tra consacrate e in formazione.
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
2 risposte su “Vedovanza, cresce il numero di chi sceglie la consacrazione”
una bellissima testimonianza. Segno dello Spirito che in modo rinnovato e creativo continua a seminare vangelo nelle pieghe della nostra storia
Dopo aver sperimentato e vissuto pienamente il matrimonio e la famiglia la vedovanza è un periodo di prova sicuramente non facile. Bella iniziativa quello di ricreare all’interno della chiesa l’ordo viduarum. Un campo ancora inesplorato ma dalle grandi potenzialità, un antico sodalizio – risalente all’epoca apostolica – che lega in modo particolare i diaconi alle vedove. La persona vedova non cessa di essere sposa: l’alleanza sposo – sposa permane, in una nuova forma e modalità.Ricordiamo che : «nella Bibbia l’orfano e la vedova sono le figure dei più emarginati» così come anche i lebbrosi, e «per questo ci sono tanti comandamenti per aiutare, per prendersi cura delle vedove, degli orfani». Sant’Agostino ha scritto un trattato sulla dignità dello stato vedovile riportando e ripercorrendo il pensiero dell’apostolo Paolo: “Ma siccome non ogni non sposata è anche vedova (infatti ci sono anche le vergini), per questo motivo nel passo citato Paolo menziona espressamente le due categorie: Dico dunque alle non sposate e alle vedove.Quasi volesse dire: Ciò che dico alle donne non sposate, non lo dico soltanto alle vergini ma anche alle vedove: È bene per esse rimanere così come sono io”
La chiesa deve dare accoglienza a tutti i suoi figli nelle diverse situazioni che si trovano a vivere ricreando un ordine morale dove nessuno si senta mai abbandonato.