Maternità surrogata

Un’inchiesta per fermare il turismo riproduttivo

gravidanza

© Mopic - Shutterstock.com

La rivista “Info-service bioetica”, trimestrale di Aktion Leben, movimento austriaco per la protezione della vita, ha pubblicato un’inchiesta sul fenomeno del turismo riproduttivo, lanciando l’allarme: “Si vieti a livello mondiale la maternità surrogata”.

Dilaga il fenomeno del turismo riproduttivo: il tema è al centro dell’inchiesta realizzata da “Info-dienst bio-ethik” (Info-service bioetica), la rivista trimestrale di Aktion Leben, movimento austriaco per la protezione della vita. L’indagine evidenzia come la maternità surrogata venga pubblicizzata alla stregua di futili prodotti di mercato, banalizzandola di proposito. Dalle colonne della rivista, l’allarme accorato affinché la maternità surrogata venga vietata a livello mondiale.

«La riproduzione è diventata una grande industria in tutto il mondo» ha dichiarato la segretaria generale del movimento, Martina Kronthaler. I messaggi pubblicitari con i bambini felici e genitori raggianti nascondono il fatto che «c’è quasi sempre lo sfruttamento delle donne e l’inganno dei bambini ai quali viene nascosto il legame prenatale».

Aktion Leben presenta il fenomeno nella sua drammaticità: si tratta di un reclutamento da parte di agenzie specialistiche di donne che vivono in zone di grande povertà, usate come incubatori umani in “fattorie” dove vengono alloggiate. Le donne non sarebbero neanche a conoscenza di quanti embrioni vengano loro impiantati, e quanti vengano uccisi nel loro ventre. Non è quantificato il numero di aborti legati alla pratica della maternità surrogata, anche nel caso di cambiamenti di programma da parte dei “clienti” stranieri che hanno acquistato il bambino programmato.

È di 2,3 miliardi di dollari il giro d’affari in India, che riguarda la maternità surrogata. Negli Usa, lo scenario non è diverso. Anche se le madri surrogate solitamente guadagnano molti più soldi rispetto ai Paesi del Sud del mondo, le “pratiche disumane”, sono anche negli States all’ordine del giorno: «Il cliente preoccupato per la qualità del bambino – precisa Aktion Leben – è l’unico a decidere sulla interruzione della gravidanza, perché nel “pacchetto acquistato” ci sono ben tre cicli di inseminazione artificiale per 15mila dollari, o un “forfettario” per maternità surrogata illimitata fino a che non si giunga a una nascita».




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