Unioni civili

Gigli, «Sulle unioni civili si continua a rimestare nell’equivoco»

Il presidente del Movimento per la vita, Gian Luigi Gigli, commenta la sentenza della Corte di Strasburgo sulle unioni omosessuali: “Qualcuno pensa, in questo modo, di riuscire a portare a casa i risultati cercati, ma così non si aiuta né la comprensione né la soluzione delle questioni aperte”.

«Sulle unioni civili si continua a rimestare nell’equivoco» commenta Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la vita (Mpv), a proposito della sentenza della Corte di Strasburgo sulle unioni omosessuali. «Qualcuno pensa, in questo modo, di riuscire a portare a casa i risultati cercati, ma così non si aiuta né la comprensione né la soluzione delle questioni aperte» prosegue Gigli.

«Una cosa sono i diritti individuali e quelli per ogni forma di convivenza solidaristica, richiamati anche dalla Cedu nella sentenza – spiega il presidente del Movimento per la Vita – altra cosa è il riconoscimento nei fatti di un matrimonio sotto mentite spoglie». «Non ci arrenderemo mai a questa prospettiva che aprirebbe inevitabilmente la strada a una totale equiparazione al matrimonio per via giudiziaria, con tutto quello che ne deriverebbe in tema di adozione, fecondazione eterologa, acquisto di gameti e utero in affitto» tuona Gigli. Quindi conclude: «Invece di fantasticare di accelerazioni su questi temi, il governo si concentri piuttosto a contrastare l’inverno demografico sostenendo le famiglie e aiutando le gestanti in difficoltà ad evitare l’aborto».




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