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Mancano case di riposo. Un appello agli ordini religiosi

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Numero crescente di anziani e carenza di strutture di assistenza. L’appello di Previte di Cristiani per Servire: “Le case di riposo sono necessarie? Sì, se non le realizza lo ‘stato sociale’, suggeriamo che lo facciano gli ordini religiosi”.

Numero sempre crescente di anziani e carenza di strutture di assistenza. È a partire da questa considerazione che Franco Previte, presidente dell’associazione Cristiani per Servire, ha lanciato il suo monito in una nota: «Le case di riposo, specialmente per le persone anziane, sono necessarie? Sì, se non le realizza lo “stato sociale”, suggeriamo che lo facciano gli ordini religiosi».

Infatti, secondo i dati Istat, la popolazione italiana supera i 60 milioni e uno su cinque è over 65, mentre fra 10 anni tale quota salirà a uno su quattro, con i “grandi vecchi” (dagli 80 in su) al 6% del totale.

L’auspicio sarebbe quindi che a livello nazionale si ampliassero gli investimenti in Rsa (Residenze sanitarie assistite) sia per anziani autosufficienti che non. Invece, la proposta di convertire gli istituti religiosi in strutture di assistenza è per valorizzare il patrimonio edilizio, a volte molto significativo, che rischia di essere abbandonato per il calo delle vocazioni. Notevoli spazi potrebbero essere adattati, con pochi adeguamenti strutturali, allo scopo di accogliere anziani. Con la duplice conseguenza di consentire anche agli anziani non abbienti la possibilità di essere accolti e accuditi.




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