Unone Europea L’Europa dice no ai più deboli e indifesi Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 12 Giugno 2015 Nessun commento su L’Europa dice no ai più deboli e indifesi di Daniele Nardi Il presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Francesco Belletti, commenta le ultime notizie provenienti dall’Unione Europea. Chiusura per i fratelli migranti e riconoscimento dei diritti alla famiglia a prescindere dalla differenza sessuale dei coniugi. Quale valore dell’umano in questa Europa? Due brutte notizie riguardanti l’Europa caratterizzano le pagine dei quotidiani di questi giorni: il mancato accordo sui ricollocamenti intra-UE dei migranti, da parte della Commissione Europea e la generica risoluzione – non vincolante, ricordiamolo – del Parlamento europeo, che esorta a riconoscere i diritti alla famiglia a prescindere dalla differenza sessuale dei coniugi. L’incapacità dei governi europei di trovare un punto di equilibrio e di solidarietà di fronte ai grandi fenomeni migratori è sconfortante: troppi egoismi, troppi particolarismi nazionali. Così le frontiere rinascono e il nostro Paese viene lasciato solo, a parte qualche sostegno operativo con qualche nave e qualche milione di euro (pochi, mi raccomando…). In tal modo, riprendono fiato anche gli egoismi interni al nostro Paese, rifiorisce la vecchia e oggettivamente irrealistica logica del “respingimento”. Dopo i respingimenti in mare – qualcuno anche con le cannonate, come faceva il governo spagnolo di Zapatero – in seguito agli scandalosi respingimenti ai nostri confini nazionali – la laica e progressista Francia, che chiude il confine a Mentone, ricordate? – adesso anche i respingimenti, soprattutto di marca leghista, ai confini regionali, minacciando addirittura penalizzazioni sui finanziamenti ai Comuni. Vero che non saranno i Comuni o le Regioni italiane a risolvere il problema dell’immigrazione, ma proprio per questo, nessuno può né deve chiamarsi fuori dalla grande sfida epocale dei popoli in movimento. Brutta davvero, questa “fortezza Europa”. Dall’altro lato, prosegue la sconsiderata corsa a livello europeo verso lo smantellamento dell’identità più profonda della famiglia. La risoluzione appena approvata – non vincolante, conviene ripeterlo – mette in un gran calderone valori doverosi, come il contrasto alla violenza, la parità di genere, i diritti degli individui, e una grave forzatura ideologica contro la famiglia naturale, per consentire agli adulti di poter disporre in tutto e per tutto dell’idea di famiglia, di genitorialità, negando il diritto stesso del bambino ad avere un papà e una mamma, fino a rilegittimare per l’ennesima volta l’aborto, falso “diritto riproduttivo”, ma in realtà estrema e drammatica manifestazione del prevalere assoluto del diritto dell’adulto ai danni del diritto del più fragile, di chi deve ancora nascere. Tutto viene piegato alla folle corsa verso l’onnipotenza dei diritti degli adulti, fino ad affermare quali bambini devono nascere. Ed è giusto dare atto a Luigi Morgano e Damiano Zoffoli, europarlamentari italiani del PD, che hanno votato contro, in libertà di coscienza, contro l’orientamento maggioritario del loro gruppo parlamentare. Due notizie apparentemente lontane, ma strettamente legate da una cultura postmoderna dell’umano, che promuove solo i diritti autoreferenziali dell’individuo, e non li declina come diritti relazionali, in cui siano i più deboli a dover essere custoditi. Così, questa Europa sta diventando sempre di più un laboratorio sociale dove i diritti dei potenti – i residenti, gli adulti, chi è già nella fortezza – saranno sempre più garantiti e i diritti dei più poveri, dei marginali, degli esclusi saranno sempre meno presenti. Dove la famiglia, primo luogo di solidarietà, di doveri reciproci, di protezione delle persone, dei più deboli, di accoglienza della vita (fragile per definizione, alla nascita) diventerà sempre di più un “diritto individuale”, piegato ai mutevoli desideri di un soggetto, sempre più piegato sui propri desideri, e sempre meno pronto a sacrificare la propria libertà a favore di quella degli altri. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag famiglie, Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti, Migranti, Unione Europea ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: La preghiera sincera ti salva il matrimonio: la storia di Anna e Filippo “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? 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