Maternità surrogata Quando la donna è solo un’incubatrice Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 22 Maggio 2015 Nessun commento su Quando la donna è solo un’incubatrice di PUNTO FAMIGLIA Si è svolta ieri la presentazione della prossima Conferenza internazionale “Donne verso l’agenda di sviluppo”. Al centro del dibattito le preoccupazioni e i pesi che gravano sulle donne. Senza dimenticare la nuova “atroce schiavitù” dell’utero in affitto. Donna, lavoratrice, madre. Tante le preoccupazioni e i pesi che gravano sulle donne di oggi. Questo l’argomento di dibattito della conferenza stampa, che si è svolta ieri mattina in sala stampa vaticana, per la presentazione della Conferenza internazionale “Donne verso l’agenda di sviluppo”. È intervenuta Olimpia Tarzia, presidente della World Women’s Alliance for Life and Family (Wwalf), affermando: «Come si può realizzare un’effettiva pari opportunità se non si tiene conto che la donna è spesso contemporaneamente lavoratrice, madre e, visto l’allungamento dell’età, anche figlia e che, a qualunque latitudine, i compiti di cura sono per lo più affidati a lei?». «Come si può pensare – ha spiegato la presidente – di dare maggiore potere alle donne senza fare alcun riferimento alla tutela sociale della maternità, all’armonizzazione tra tempi di lavoro e tempi di vita familiare, al diritto di essere libere di accogliere la vita, alle politiche fiscali familiari?». Per la relatrice, nel contesto della prossima sfida mondiale della lotta alla povertà, non è possibile non identificare la pratica dell’utero in affitto come una “atroce schiavitù”, che riduce «la donna a una mera incubatrice e dove vengono calpestati, oltre che i suoi, anche i diritti dei più piccoli ed indifesi: i bambini». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Formiche dall’alto”: il trionfo del politicamente corretto Francesco: “Ho fatto da vecchio Papa quello che volevo fare da giovane gesuita” “Poteva abortire prima”: perché non piangiamo ogni vita spezzata, in grembo o fuori? Giovanissimi e videogiochi: è giusto che siano liberi di intossicarsi di violenza? Fatima: un viaggio che trasforma Zuppi al Movimento per la Vita: “Un canto più bello delle sirene” Papa in Indonesia. Durante il volo, ai giornalisti: “Grazie della compagnia” Papa Francesco, duro all’udienza: “Il Signore è con i migranti, non con chi li respinge” Negli Usa si litiga sull’aborto: gli attivisti spingono per il “diritto fondamentale” Meeting di Rimini. “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”