Il convegno

Fratelli per caso?

Dinanzi alla “precarizzazione” della famiglia e alla scomposizione dei rapporti parentali e fraterni ad opera delle tecniche di procreazione artificiale, qual è il compito della teologia morale?

Si è concluso ieri al Camillianum, Istituto internazionale di teologia pastorale sanitaria della Pontificia Università Lateranense, il convegno dal titolo “Fratelli per caso, libertà riproduttiva e diritti dei figli”. Tra i relatori, Mauro Cozzoli, teologo della PUL, secondo cui è necessario: «Dire il logos e l’ethos della famiglia nonostante tutto – ed essere – attenti alle persone, alle loro ferite e miserie, per chinarsi e curare». Questo il compito della teologia morale di fronte alla “precarizzazione” della famiglia e alla scomposizione dei rapporti parentali e fraterni ad opera delle tecniche di procreazione artificiale. Il teologo spiega che queste tecniche «non rappresentano delle variabili culturali, ma delle alternative radicali alla natura: all’unione uomo-donna, alla genitorialità e alle relazioni di fratelli e sorelle. Così da dar luogo a più modelli e istituti di matrimonio e di famiglia, e parlare di essi al plurale. Il che è moralmente inaccettabile». Tuttavia, davanti a «queste sfide e storture, la teologia morale non cede alla diffidenza e al pessimismo».




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