Canonizzazioni
Le prime sante palestinesi dell’era moderna
Sono state canonizzate ieri in piazza San Pietro quattro suore. Tra loro, suor Maria Alfonsina Danil Ghattas e suor Maria di Gesù Crocifisso, prime sante palestinesi dell’era moderna. Per l’occasione, Bergoglio ha incontrato Abu Mazen.
Le prime sante palestinesi dell’era moderna: ieri, piazza San Pietro è stata raggiunta da tantissimi palestinesi cattolici, che sono accorsi per vivere la canonizzazione di suor Maria Alfonsina Danil Ghattas, fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario di Gerusalemme, vissuta tra il 1843 e 1927, e suor Maria di Gesù Crocifisso, carmelitana scalza, vissuta tra il 1846 e 1878. Così Bergoglio ha raccontato la vita delle due sante: «Suor Maria Baouardy, umile e illetterata, seppe dare consigli e spiegazioni teologiche con estrema chiarezza, frutto del dialogo continuo con lo Spirito Santo. La docilità allo Spirito l’ha resa anche strumento di incontro e di comunione con il mondo musulmano – ha proseguito Papa Francesco – Così pure suor Maria Alfonsina Danil Ghattas ha ben compreso che cosa significa irradiare l’amore di Dio nell’apostolato, diventando testimone di mitezza e di unità: ci offre un chiaro esempio di quanto sia importante renderci gli uni responsabili degli altri, di vivere l’uno al servizio dell’altro».
I miracoli che le hanno portate agli onori degli altari sono due guarigioni scientificamente inspiegabili: ne hanno beneficiato un ingegnere di Galilea e un bambino siciliano, presenti in piazza San Pietro.
Parlando delle nuove sante, Bergoglio ha sottolineato: «Ispirandosi al loro esempio di misericordia, di carità e di riconciliazione, i cristiani di queste terre guardino con speranza al futuro, proseguendo nel cammino della solidarietà e della convivenza fraterna».
Al termine della Messa, il Pontefice si è fermato ad abbracciare il leader palestinese Abu Mazen, che aveva già incontrato nei giorni scorsi. Durante il colloquio, era avvenuto anche un scambio di doni: Abu Mazen ha donato al Papa una piccola cassa di madreperla contenente un rosario di legno d’ulivo e i reliquiari delle due nuove sante palestinesi. Il Papa ha invece regalato al presidente palestinese una copia della Evangelii Gaudium e un medaglione con la figura dell’Angelo della Pace che «distrugge lo spirito cattivo della guerra – ha spiegato il Pontefice –. Ho pensato a te, che sei un angelo di pace».
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