Neonati abbandonati

Gigli: “promuovere parto in anonimato e culle per la vita”

Domenica 10 maggio, due neonati sono stati abbandonati: la piccola Maria, nel napoletano, sta bene. Il neonato di La Spezia è stato trovato senza vita. Gigli dichiara: “Serve una legge per il parto in anonimato e l’uso delle culle per la vita”.

Nel giorno della festa della mamma, la piccola Maria – il nome scelto per la neonata abbandonata a Calvizzano, in provincia di Napoli – ha resistito al soccorso di due sorelle che passando accanto al cassonetto dei rifiuti hanno udito il suo vagito. Il neonato ritrovato nella piccola cantina nel cuore di Migliarina (La Spezia), invece, non ce l’ha fatta. È stato ritrovato senza vita, dopo le indicazioni date dalla madre stessa, soccorsa in ospedale in stato di shock. Le due vicende ripropongono: «L’urgenza di promuovere nel nostro Paese il parto in anonimato e l’uso delle culle per la vita – dichiara Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la Vita –. Il Movimento, che ha già scritto in tal senso al ministro per la Salute in occasione di altri recenti casi, si farà carico di una proposta di legge finalizzata all’istituzione e valorizzazione delle culle per la vita nei pressi di tutti gli ospedali più importanti».

«Nel dibattito in corso in Parlamento sul diritto a conoscere la propria identità biologica – aggiunge il presidente – occorre inoltre che il diritto del bambino sia sempre anteposto ad altre considerazioni, distinguendo il caso dell’adottato o del nato da eterologa, in cui potrà prevalere il diritto alla conoscenza dell’identità biologica, da quello del bambino a rischio di aborto o infanticidio per il quale deve prevalere il diritto alla vita».




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