Affido

L’obbligo d’intervenire

Un tema scottante quello delle comunità che ospitano minorenni fuori dalla famiglia d'origine per i più diversi motivi. Oggi, presso la sede del CNEL a Roma verrà presentato un documento di proposta dal titolo Comunità residenziali per minorenni: per la definizione dei criteri e degli standard.

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza nella persona di Vincenzo Spadafora reclama, fra le priorità, la definizione di criteri e di standard per i minori fuori famiglia che valgano in tutte le regioni. «Il Paese non può avere diversi standard. La Convenzione Onu sui diritti dei bambini e degli adolescenti parla chiaro: la propria famiglia è il luogo ideale per crescere, ma qualora la stessa sia valutata non in grado di garantire una crescita sana ed equilibrata, o peggio una famiglia che violi i diritti riconosciuti ad ogni persona, anche se sotto i 18 anni, ecco che lo Stato ha l’obbligo d’intervenire. Una scelta difficile da assumere. Ed è a questo punto che entrano in scena le famiglie affidatarie e le comunità, che devono però essere sempre realtà positive, di accoglienza, crescita, ascolto». Sul tema si discuterà oggi a Roma. Oltre all’intervento di Vincenzo Spadafora, saranno Marco Giordano, Liviana Marelli, Valter Martini a presentare il documento, frutto del Gruppo di lavoro sulle comunità di tipo famigliare della Consulta delle Associazioni e delle Organizzazioni.

Alla presentazione del lavoro, seguirà una tavola rotonda alla quale parteciperanno Raffaele Tangorra (Ministero del lavoro e delle politiche sociali), Antonietta Bellisari, Maria Francesca Pricoco, Fulvio Pedrazzini, Nicola Malorni.




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