CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

Tutto dipende dall’amore

4 Maggio 2015

In questi mesi, tanti fidanzati si preparano a celebrare le nozze. La lettera che vi propongo oggi è indirizzata a due giovani prossimi al matrimonio, a cui consiglio di vivere questo tempo di attesa con la preghiera, il perdono e la penitenza.

Carissimi fidanzati,

domani inizia la novena che si concluderà con la celebrazione nuziale, che unirà per sempre i vostri cuori in un’unica storia. Vorrei darvi alcuni suggerimenti per preparare il corredo nuziale. Vi consegno tre parole: preghiera, perdono e penitenza.

Vivete questi giorni con una preghiera più intensa, senza lasciarvi distrarre troppo dalle altre necessità materiali. Il primo giorno della novena iniziate con una buona confessione perché la purificazione del cuore è premessa indispensabile per vivere bene tutte le altre cose, senza Dio non possiamo essere graditi a Dio, senza la grazia non possiamo accogliere la grazia. Per riempire il cuore dobbiamo prima liberarlo da tutte le incrostazioni. Se il vaso è pieno di aceto non possiamo metterci il miele, diceva in santo vescovo dei primi secoli.

Per arrivare purificati al giorno delle nozze, eliminate tutti i debiti, perdonate di cuore se avete qualcosa da perdonare, chiedete perdono se avete fatto dei torti. Non state a misurare chi ha ragione, perdonate e basta. Così imparerete che il vero amore non calcola. Ed è questo l’amore che deve circolare tra di voi. Ricordate che questo amore appartiene alla condizione umana, ma non siamo in grado di attivarlo senza l’aiuto dello Spirito.

Un po’ di penitenza non guasta. Nelle apparizioni mariane – in tutte le apparizioni, da Lourdes a Fatima a Medjugorje – c’è un forte richiamo alla penitenza, anche quella corporale. Un cristianesimo senza penitenza non regge, non ha la forza di affrontare l’impatto con un mondo sempre più ostile al Vangelo. Nei prossimi giorni fate penitenza, quella che più costa sacrifici.

Ma tutto si riassume nell’amore, tutto dipende dall’amore, tutto si sopporta in forza dell’amore. È questo amore che dobbiamo invocare anzitutto come dono che viene dall’alto. Noi non possediamo l’amore, possiamo solo accoglierlo con umiltà. Vi consegno una preghiera che ho scritto per voi. Se volete, recitatela in questi giorni, aiuta il cuore a fissare lo sguardo sull’essenziale.

Vi benedico e vi affido all’intercessione di Santa Teresa che avete scelto come compagna di viaggio.
Camminate sulla sua piccola via.

Signore Gesù,
sei Tu l’Amore,
sei Tu la pienezza,
semina in noi desideri santi
che solo Tu puoi colmare.
E dona di sentire sempre quella nostalgia
che toglie valore alle cose
vissute senza di Te.

Spirito santo
sei Tu l’amore che si fa Dono
e ci fa diventare dono
l’uno per l’altro.
Accendi in noi il fuoco dell’amore,
fa’ che cerchino Te solo
e non ci fermiamo lungo il cammino,
distratti da altri beni
che sono solo un riflesso della tua bontà. 

Padre santo,
principio di ogni bene,
attiraci a Te,
e donaci di cercare e trovare solo in Te
la gioia che il nostro cuore desidera.
Amen.




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