Maschio e femmina
“Voglio fargli un aiuto che gli corrisponda”
Nell’udienza di ieri, il Papa ha proseguito la sua catechesi sulla famiglia, attraverso la meditazione del secondo capitolo della Genesi. Quando Dio presenta la donna all’uomo “finalmente c’è un rispecchiamento, una reciprocità”.
«[…] Quando finalmente Dio presenta la donna, l’uomo riconosce esultante che quella creatura, e solo quella, è parte di lui: “osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne” (2,23). Finalmente c’è un rispecchiamento, una reciprocità. Quando una persona – è un esempio per capire bene questo – vuole dare la mano a un’altra, deve averla davanti a sé: se uno dà la mano e non ha nessuno la mano rimane lì….., gli manca la reciprocità. Così era l’uomo, gli mancava qualcosa per arrivare alla sua pienezza, gli mancava la reciprocità. La donna non è una “replica” dell’uomo; viene direttamente dal gesto creatore di Dio. L’immagine della “costola” non esprime affatto inferiorità o subordinazione, ma, al contrario, che uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari e che hanno anche questa reciprocità. E il fatto che – sempre nella parabola – Dio plasmi la donna mentre l’uomo dorme, sottolinea proprio che lei non è in alcun modo una creatura dell’uomo, ma di Dio. Suggerisce anche un’altra cosa: per trovare la donna – e possiamo dire per trovare l’amore nella donna – l’uomo prima deve sognarla e poi la trova».
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